Little Mix, nel nome del girl power

Little Mix, nel nome del girl power

Il 16 novembre esce il nuovo album LM5, superate le Spice Girls

Al grido di “se mi vuoi, devi prendermi così come sono” (dal brano Woman like me, cantato con Nicki Minaj, che ha già superato i 15 milioni di stream) le Little Mix sono le nuove paladine del “girl power“, le portabandiera della lotta contro i pregiudizi nei confronti delle donne, le alfiere della parità dei diritti. Formatesi nel 2011, durante le selezioni al talent show X Factor Uk, che hanno poi vinto, le Little Mix (Perrie Edwards, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock e Jade Thirlwall) in questi 7 anni sono riuscite ad affermarsi come fenomeno globale e come band femminile più importante al mondo, vendendo 45 milioni di album e superando così anche le Spice Girls. “E chi lo avrebbe detto, è pazzesco. All’inizio siamo state influenzate da loro, per noi rappresentavano il top e già raggiungere la metà del successo che avevano avuto loro sarebbe stato un traguardo incredibile per noi. Saremmo state felici”, raccontano le quattro ragazze inglesi, tra i 25 e i 27 anni, che, dopo essere state tra le protagoniste degli ultimi Mtv Ema a Bilbao, dal 16 novembre sono pronte a lanciare il loro nuovo progetto discografico, dal titolo LM5 (per Sony Music). Un disco che segna una crescita sia personale che artistica dell’agguerrito quartetto. “Sicuramente siamo cresciute, abbiamo più esperienza e siamo diventate donne. Questo ci ha portato ad avere più fiducia in noi stesse e in quello che facciamo, siamo più schiette. Tutto ciò è finito nel nostro disco che più che mai vuole ribadire la forza del girl power, delle donne e del rispetto che meritiamo. Sempre”. Rivendicano il loro “essere normali” senza aver voluto essere un modello da seguire, “ma amiamo il fatto di essere di ispirazione per le nostre fan”. In tempo di #metoo, un concetto che ha assunto una nuova forza. “Ciò che è successo negli ultimi tempi in America e poi in Europa, è un esempio di quello che può succedere quando le donne fanno squadra, quando si mettono insieme e si supportano a vicende – spiegano -. E’ l’esempio di come le cose possano cambiare, di come la politica possa essere spinta a farsi carico di certe situazioni. Quando la gente protesta insieme, è la volta che i cambiamenti accadono davvero. Soprattutto quando a muoversi sono persone che hanno un seguito, che possono far valere la loro voce”. E a chi critica il loro look, tutto scollature profonde e guaine attillate, loro rispondono: “Essere femminista non vuol dire indossare dolcevita e pantaloni. Femminismo vuol dire credere nell’uguaglianza e sentirsi bene con se stesse”. Scelgono 4 aggettivi per definire ognuna di loro: intelligente per Jade (“è importante l’istruzione per le donne, l’istruzione è potere”), positiva per Jesy (“Il mondo sarebbe un posto migliore se ci fosse più positività”), creativa per Perrie, strong per Leigh-Anne. “Siamo quattro favolose donne indipendenti”. Per il loro nuovo disco hanno chiamato a collaborare nomi del calibro di Ed Sheeran, Camille Purcell, Jass Glynne, Mnek e Timbaland. “Questo album è… fuoco! E’ il nostro miglior lavoro, soprattutto perché diciamo tutto quello che volevamo dire. In una parola è davvero ‘cool'”.

Claudia Fascia, Ansa

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