La UECI – Unione Esercenti Cinematografici Italiani invoca una chiusura delle sale il 15 ottobre, giorno della partenza della Festa del cinema di Roma che si aprirà con Soul, il film Pixar che Disney ha deciso di far uscire direttamente sulla piattaforma e non in sala. Anche l’Unione Internazionale dei Cinema, associazione europea di categoria, ha attaccato la major americana parlando di una possibile crisi irreversibile per la sala.
Gli esercenti delle sale cinematografiche italiane prendono posizione per contrastare la fortissima crisi che sta investendo il settore, bloccato a causa della pandemia da coronavirus. Con un comunicato e l’idea di uno sciopero indetto per il 15 ottobre, la UECI – Unione Esercenti Cinematografici Italiani attacca in particolar modo la scelta di bloccare l’uscita in sala di “Soul”, il nuovo film di Pixar che passerà direttamente in streaming su Disney+, e la Festa del cinema di Roma, che proporrà proprio “Soul” come film d’apertura.
Nonostante la riapertura della maggioranza delle sale dopo il lockdown, spettatori e incassi sono ancora molto bassi. Non solo per la paura del coronavirus, ma anche perché i grandi blockbuster sono stati rinviati di diversi mesi (da 007 a “Dune”). Si è dunque creato un circolo vizioso, in cui la scarsa offerta non stimola il pubblico a tornare in messa in sala e le major americane preferiscono rimandare i loro titoli per non perdere gli incassi.
FERMATEVI!!! Non è il Covid che sta uccidendo il cinema. Il colpo mortale all’esercizio cinematografico vorrebbero infliggerlo le Major americane assieme a tutti coloro che, per meri interessi di parte, vorrebbero cancellare la cultura della condivisione e della socialità offerta da ben 125 anni, dal Buio di una Sala, per imporre la dittatura dello Streaming. Si apre la Festa del Cinema di Roma 2020, nata per sostenere e rilanciare il sistema cinematografico ed audiovisivo; purtroppo, quest’ultima edizione potrebbe risultare letale per le sale cinematografiche. Infatti, più che la Festa del Cinema e dei Cinema, nel maledetto anno del Covid, si prospetta come una vera e propria passerella della piattaforma Disney+. La notizia dell’uscita di Soul, il film di animazione della Pixar, su Disney +, invece che sugli Schermi delle Sale delle nostre città, potrebbe essere il colpo di grazia per l’intero esercizio cinematografico e, di conseguenza, la fine di un’era in cui l’amore per il cinema andava di pari passo con la cultura della della condivisione e della socialità. La Festa del Cinema di Roma, con la presentazione, nella giornata inaugurale, del film Soul, inizialmente destinato alle sale cinematografiche, e la consegna del premio alla carriera a Pete Docter, direttore creativo della Pixar, corre il rischio di diventare solo un assist a chi insegue una politica miope che prescinde completamente dall’importanza delle sale che oggi più che mai, avrebbero bisogno di film importanti per vederne garantita la sopravvivenza. La programmazione dei film nelle sale e la visione in streaming, non dovrebbero infatti diventare terreno di scontro fra i diversi competitors, ma occasione di dialogo e confronto per trovare un corretto e sano equilibrio di mercato. Ed è per tale ragione che auspichiamo una presa di coscienza e di responsabilità da parte di tutti gli attori della filiera, nessuno escluso: una Visione Collettiva che garantisca il futuro di quel Bene Comune che è il Cinema. Non bisogna mai dimenticare che gli esercenti promuovono quotidianamente la Ricchezza Culturale sul territorio e nel Paese, ed è proprio per queste ragioni che la Regione Lazio, il Comune di Roma e la Stato continuano ad investire risorse nel Cinema e nei Festival. UECI affiliata CNA lancia quindi un appello a tutto l’esercizio cinematografico per arrivare ad una Serrata delle Sale per il giorno 15 Ottobre, in concomitanza con l’apertura della Festa del Cinema di Roma. Non può esserci Festa del Cinema senza il rispetto della Vita delle Sale.
La scelta di Disney di far passare “Soul” in streaming anziché in sala (come già capitato con “Mulan”) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “La nostra presa di posizione è irrinunciabile e necessaria”, prosegue il comunicato UECI, “Siamo infatti di fronte ad una tendenza di mercato che se non regolamentata corre il rischio di lasciare per strada molti imprenditori e migliaia di lavoratori, vanificando inoltre i grandi investimenti e l’attenzione che l’intero Sistema Pubblico dimostra, concretamente, di avere nei confronti del Cinema. Siamo per cercare, con la collaborazione di tutti, un giusto Equilibrio di Mercato nel rispetto delle leggi attuali e future Garanti della Salute di tutte le Imprese. Il “Sistema Cinema” è, appunto, un sistema: per funzionare, ha necessità che tutte le sue parti vengano valorizzate e sappiano agire in modo integrato. La sofferenza di una parte di questo sistema, quale quella delle sale cinematografiche in questo periodo, presto si riverbererà inevitabilmente su tutte le sue parti. La chiusura delle sale nel giorno di apertura del la Festa del Cinema di Roma non è solo una netta presa di distanza verso chi prevarica il lavoro degli esercenti, è anche e soprattutto, un invito alla presa di Coscienza e all’assunzione di Responsabilità per garantire lunga vita al Cinema”.
Non sono solo gli italiani a essersi mossi in tal senso. L’Unione Internazionale dei Cinema (UNIC), che rappresenta gli operatori cinematografici europei, ha rilasciato una nota condivisa da Anec che attacca duramente Disney: “La decisione su Soul è doppiamente frustrante per gli esercenti che contavano sull’uscita dopo che il film è stato presentato in anteprima in numerosi festival di settore europei.I dati confermano che, laddove il pubblico è tornato, ha trovato l’esperienza sicura e piacevole. Ma è anche chiaro che sarà l’uscita di nuovi film a fare la differenza nell’incoraggiare gli utenti a tornare nelle sale”. La situazione è allarmante, dicono le sale europee, e il rischio è che il danno per le sale sia irreversibile.
Le decisioni di posticipare i titoli, di bypassare i cinema e il valore che creano sono estremamente deludenti – e preoccupanti – e ritarderanno solo il giorno in cui l’intera industria sarà in grado di lasciarsi alle spalle questa crisi. Non sono solo gli esercizi cinematografici e il pubblico a perdere l’occasione ma anche i creativi, registi, autori e interpreti che desiderano vedere i loro film proiettati sul grande schermo. Mentre i cinema faranno fatica a riprendersi senza nuove uscite, le difficoltà riguarderanno anche i nostri partner strategici, le cui decisioni in tali circostanze rischiano di causare danni irreparabili ai mercati chiave. Infatti,molti di loro saranno penalizzati nel momento in cui decideranno di promuovere i loro titoli in programmazione. Non è esagerato affermare che quando alcuni studios decideranno di ritornare in sala con le proiezioni, potrebbe essere ormai troppo tardi per numerose strutture europee.
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