Maria De Filippi da Mara Venier: «Nessuno sapeva di me e Costanzo, siamo stati scoperti al telefono»

Maria De Filippi da Mara Venier: «Nessuno sapeva di me e Costanzo, siamo stati scoperti al telefono»

La regina televisiva di Mediaset, Maria De Filippi, si è raccontata nel salotto tv di Mara Venier, «Domenica In». Sul filo dei ricordi, gli anni del liceo a Pavia, la sua città natale. Una fotografia la mostra insieme ai suoi compagni di classe. «In quarta ginnasio a Pavia, ebbi un flirt con un ragazzo, ma è finita perché lui era una persona serissima, e io a quell’età non ero così pronta alla serietà» ha ricordato la De Filippi. Che ha rivelato: «A scuola me la cavavo, però scopiazzavo, non studiavo molto, magari lo facevo davanti alla tv, aspettavo le sei per uscire, per lo struscio in centro».

Parlando del trasferimento a Roma insieme al padre, De Filippi ha spiegato alla Venier: «Volevo fare magistratura, ho tentato anche il concorso una volta sola. Mia madre mi concesse un solo tentativo, non andò bene e iniziai a lavorare. A me piaceva restare a Pavia, a Roma non ci volevo venire. Mia madre decise di mandarmici a calci nel sedere perché Pavia la vedeva troppo stretta». Poi l’incontro che le ha cambiato la vita, a Venezia, con Maurizio Costanzo. «Lavoravo all’Univideo, un’associazione contro la pirateria delle videocassette. Mi mandarono a Venezia per un dibattito e andai a prendere Maurizio Costanzo per portarlo al Festival. Lì l’ho conosciuto, poi è passata una settimana e mi ha chiamato chiedendomi se avessi voglia di lavorare per lui. Mi era antipatico perché faceva sempre domande scomode. A Venezia mi mise in imbarazzo perché mi disse “La prego, si può spostare che vorrei evitare fotografie con lei”. Ci rimasi male, pensai questo è pazzo».

C’era simpatia per lui?, le ha domandato Maria Venier. «Non direi — ha risposto l’ospite —, perché era uno che faceva domande scomode, lo vedevo solo in televisione, iniziai a lavorare con lui ed all’inizio ci davamo del lei. Conoscendolo ho imparato che Maurizio sa esserci, è un punto fermo, penso che mi abbia rasserenato. Io avevo due lati diversi. Uno molto forte, la certezza di saper fare, però dal lato dei sentimenti ero insicura, diffidente, con lui ho imparato a fidarmi».

Ripercorrendo poi l’inizio della relazione con Costanzo, De Filippi ha premesso: «Speriamo che nessuno si offenda, neanche la sua ex-moglie (Marta Flavi, da cui Costanzo si separò nel 1990). All’epoca — ha proseguito la conduttrice di “Amici” e “C’è posta per te” — eravamo amanti, siamo stati scoperti ed è stata fatta una scelta, o stiamo insieme o ci separiamo. Quando fummo scoperti, c’erano implicazioni familiari, perché nessuno sapeva nulla, io lavoravo per lui e avevo paura». Come siete stati scoperti?, chiede la Venier. «All’epoca c’era il duplex, io stavo a casa mia da sola e stavamo al telefono, lui a casa con lei che alzò la cornetta, quindi eravamo tutti e tre al telefono. Mi auguravo che lui avesse il coraggio di dire, di continuare la storia. Mia madre lo chiamò per sapere che intenzioni avesse con me. Maurizio è sicuramente la metà della mela». Infine, l’ultima rivelazione: «Quando ancora non ero popolare, e arrivavamo nei posti, mi sentivo messa da parte, direi sicuramente di essere stata gelosa di Maurizio».

Il rapporto con Costanzo (la coppia si è sposata il 28 agosto 1995) non ha mai conosciuto crisi, perché con lui, ha sottolineato De Filippi, non si può litigare. Ha ammesso che ci sono scaramucce banali per il cibo: «Confesso in tv che ho qualcuno in ufficio che fa la spia su quello che mangia». Un altro momento difficile lo ha vissuto dopo l’attentato terroristico, una bomba sotto casa: «Ho avuto una paura folle. Abbiamo cenato e sono arrivate le telefonate. È stato un colpo di fortuna, quella persona che lo portava di solito in macchina non si presentò. Da quel momento partì la scorta e promisi a mio padre che non sarei più salita in macchina con lui. Chiesi a Maurizio, inoltre, di non parlare più di mafia».

Laura Zangarini, Corriere.it

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