La cantante si racconta alla soglia dei 90 anni che compirà il prossimo 22 settembre, stessa data in cui la vedremo sul palco del Suzuky Music Party di Amadeus sul Nove. E ad ottobre è in arrivo un nuovo disco.
Ornella Vanoni sarà sul palco del Suzuky Music Party di Amadeus per presentare il suo nuovo singolo. Show che andrà in onda sul Nove il 22 settembre, giorno del 90esimo compleanno della diva. Alla soglia di questo traguardo, l’artista milanese spiega di non aver paura della morte.
Nessuna paura della morte
“Capirò quando sarà il momento di andarmene – dice in un’intervista rilasciata – quando sarò inutile alla vita e la vita sarà inutile a me. Non voglio fare come mia zia, che ha vissuto fino a 107 anni: un tormento“. Lei “aveva la mente lucida e il corpo infermo. Non riusciva a morire ed era disperata. Guardava il soffitto e mormorava: ‘Signore, portami via…’. Non vedo l’ora di vedere il film di Almodovar”.
“Si trova sempre un modo per decidere quando e come andare via. Se non c’è, lo si inventa. Non ci sono forse i suicidi?” aggiunge sull’argomento. E l’aldilà come lo immagina? “Siamo energia, e l’energia rimarrà in circolo. Non ci saranno angeli che cantano. All’inferno però non posso andare,” dice “perché ho la pressione bassa, e non reggerei tutto quel caldo. Ho anche il giustificativo medico”.
Parla con ironia della morte, Vanoni, che nella sua infanzia ha superato anche il periodo della guerra: “Da bambina non hai il senso della morte. Per i miei genitori fu una tragedia; ma io mi divertivo. A scuola suonava l’allarme aereo, scappavamo via e non facevamo lezione. Il pomeriggio andavo nel parco di mio zio, con il calessino, i cavalli e quattro cugini maschi, che mi prendevano in giro”. E racconta: “Anziché scendere nei rifugi, con il rischio di fare la fine del topo, papà ci portava nei campi, e si gettava su di me per proteggermi dalle schegge”.
Gli uomini e il primo amore rovinato dai vizi per Giorgio Strehler
Questo “mi ha scombinato il rapporto con gli uomini. Ero convinta che pure loro si sarebbero fatti uccidere pur di proteggermi. Invece non mi ha mai protetta nessuno. Forse non volevo essere protetta. O forse volevo; ma non ho mai fatto niente per esserlo”. Il primo amore è stato Giorgio Strehler, poi lasciato per i suoi “vari vizi”. “O segui il tuo uomo, o lo lasci. Se il tuo uomo tira cocaina– spiega – non puoi rimproverarlo ogni volta: o ti metti in pari, o finisce tutto. Non può andare come in Pulp Fiction, dove uno è eccitatissimo perché si fa di coca e l’altro è abbattuto perché ha fumato una canna… All’epoca era uno scandalo. Poi Milano divenne il regno della cocaina”. E tra gli amori ci sono anche: “Gino Paoli e altri due. E con tutti loro sono rimasta in contatto. Oddio, con Strehler fino a quando non è morto”.
C’è stato anche il matrimonio senza amore con Lucio Ardenzi, sposato “perché pensavo che prima o poi ci si deve sposare. Avevo avuto la tisi. Subito dopo Strehler; ma non me l’ha attaccata lui, sia chiaro! Ero vissuta per un anno e mezzo in montagna, vicino a Sestriere, con due cani, un lupo e un cocker. Un bel periodo: tornai che ero un fiore. Ma avevo bisogno di affetto, di abbracci“.
La maternità
E del figlio Cristiano svela: “Con lui ho ricostruito il rapporto nel tempo. Pensava che ogni volta lo abbandonassi per il rutilante mondo dello spettacolo. Credo accada un po’ a tutte le mamme: a un bambino è difficile spiegare che devi lavorare, ma non per questo preferisci il lavoro a lui”.
Un nuovo progetto musicale
Il 18 ottobre, Ornella pubblicherà il nuovo progetto discografico dal titolo “Diverse”: “Hanno usato la mia voce di adesso, per farmi ricantare vecchi successi, arrangiati da dj in chiave disco”, ha rivelato. Nei prossimi mesi, in programma anche il ritorno da Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove dove ha regalato momenti apprezzatissimi dal pubblico anche più giovane: “Con lui mi trovo benissimo. È una pacchia. Non ci sono copioni: mentre vado là in macchina penso alle cose da dire“.
Il bilancio di questi primi 90 anni è abbastanza positivo per Ornella Vanoni, che – sopravvissuta a “due o tre depressioni” – dice di aver avuto una vita “molto felice, e anche molto infelice. È come un’onda: arriva, arriva, arriva la felicità; e subito dopo arriva, arriva, arriva l’infelicità”.