La ventunenne di Firenze, 177 cm di altezza, occhi verdi e capelli biondo cenere, la spunta sulla candidata curvy campana, Paola Torrente, che resta la vincitrice morale di quest’edizione. «Il nostro bastone della vecchiaia, è bella dentro e fuori», ha garantito la mamma in tivù
Piange in diretta, come si addice alla nuova reginetta. Perché con lei, dopo vent’anni, rivince la Toscana. Miss Italia 2016 è Rachele Risaliti, 21 anni di Firenze, centosettantasette centimetri di altezza, capelli biondo cenere e occhi verdi. «Il nostro bastone della vecchiaia, è splendida dentro e fuori», ha garantito la mamma in tivù. Lei ricambia la cortesia e subito dopo l’incoronazione dedica la vittoria ai genitori e ai loro nuovi compagni, alla Toscana e alle tre amiche che sono venute a fare il tifo per lei facendole una sorpresa e guidando per 350 chilometri. Manca il cane, Bloom, la sua labrador. Diplomata al liceo scientifico, studia Fashion Marketing Management al Polimoda di Firenze. Sportiva, ha praticato ginnastica ritmica a livello agonistico per 11 anni ed è stata campionessa di gymnaestrada. «Lo sport è stato per me sinonimo di disciplina», aveva raccontato durante le selezioni. «Significa senso del dovere, rispetto e sacrificio. Insegnamenti che hanno contribuito fortemente a formare il mio carattere e a farmi superare tanti momenti di difficoltà». Vicino a lei, per le foto ufficiali, c’era anche il fidanzato Federico, studente di Economia a Londra, conosciuto quando entrambi avevano dieci anni. «Mi piace perché è dolce e sempre luminosa», ammette lui dopo la fine del programma su La7. «Csm» è il tatuaggio che si è fatta fare sul polso sinistro. «Sono le iniziali dei miei quattro genitori», racconta: mamma Monica fisioterapista, papà Stefano commerciante nei ricambi d’auto, e i loro nuovi partner, Stefano e Cristiana. Rachele da quando ha tre anni si divide tra Firenze, dove vive la madre, a Prato, dove sta il padre. «Sono la ragazza con la valigia», scherza. Le tornerà comodo per il nuovo anno che l’aspetta. «Spero soprattutto di poter continuare a studiare, devo parlare con il mio capo dipartimento per vedere come posso fare». Ha spuntato lei il testa a testa con la Curvy Paola Torrente di Angri, nel Salernitano, taglia 46 per un metro e ottanta, espressione di una bellezza italiana libera da vincoli: è arrivata seconda, ma è la vincitrice morale di questa edizione che ricorderemo soprattutto per quelle che non si arrendono.
Quelle che non si arrendono
Come Nadia Nefzi, Miss Roma, sopravvissuta al naufragio della Costa Concordia e agli incubi che non l’hanno fatta dormire per settimane: «Mi hanno aiutato uno psicologo, il mio compagno e riascoltare Celine Dion che canta My Heart Will Go On». Come Marta Barbabietola, Miss Miluna Umbria, che balbetta da quando è nata: «Mi sono sempre messa da parte, ma adesso basta, ho deciso che meritavo di partecipare a questo concorso». Come Fabiana Pastorino, la Curvy di Miss Italia, che con la sua 46 di taglia è venuta qui a Jesolo per fare scorta di autostima: «A febbraio mi attende l’Erasmus a Strasburgo. Però volevo levarmi di dosso l’etichetta di cicciottella con gli occhiali». Miss Italia 2016 non è una bambolina dagli occhioni dolci che sogna di sfondare in tivù. È una ragazza concreta, con la testa sulle spalle, che lavora oppure studia e che qui si concede una passerella di leggerezza. Se poi vince, tanto meglio, perché sarà lavoro garantito dagli sponsor per un anno. E sì, per alcune assomiglierà a un sogno. Ma non ci sono manie di grandezza nelle parole di Alessia Prete, Miss Rocchetta Bellezza Piemonte Val d’Aosta, che quando va all’università con i mezzi pubblici dal suo paese Volvera a Torino ci impiega tre ore giuste giuste. Racconta: «Papà fa l’autista di camion, mamma lavora alla mensa di Mirafiori. Io studio Economia e statistica e vorrei specializzarmi in Big Data». Neppure Marta Cerreto, Miss Miluna Campania, ha mire impossibili: sogna di sposarsi con Gennaro e di avere dei figli, perché la vita l’ha già messa alla prova e lei vuole solo andare avanti. «Ho sconfitto una malattia e mi sono salvata da un incidente. Faccio la Youtuber e sono devota a Papa Francesco. Che male c’è?».
Il test di medicina perso per il concorso
Non c’è niente di male. Neppure nelle parole di Mara Zucca, Miss Sardegna, che fa sorridere per l’ingenuità: lei vorrebbe diventare chirurgo plastico, ma non ha fatto il test di Medicina perché in quei giorni era a Jesolo. Ragazze nostre, di questa Italia. Giadira Mohamed Ismail, musulmana figlia di rifugiati politici, che con la fascia di Miss Emilia ambisce a un futuro da fotomodella. Oppure Simona Tanzi, fashion blogger di Matera, che è Miss Basilicata, ma soprattutto trait d’union di due famiglie allargate dove la sorella più piccola ha 7 anni e lei che è la maggiore 25. E allora, forse, non è così «anticonformista» essere a Miss Italia, come ha detto la giurata femminista Anselma Dell’Olio prima della diretta su La7: «Quando si vuole denigrare un uomo si attacca la sua virilità, ma se è una donna si attaccano il suo aspetto fisico e la sua età». Lei un modello femminile ce l’ha: «Simone de Beauvoir». Bellissima, per la sua libertà.
Corriere della Sera