Il 10 giugno del 1981, Alfredino Rampi cadde in un pozzo. Iniziò così una vicenda straziante che per due giorni ha incollato tutta l’Italia alla tv: la tragedia di Vermicino
Questa sera e domani, alle 21.30 su Rai 1, sarà trasmessa la miniserie ‘Alfredino, una storia italiana’. La storia dell’incidente di Alfredo Rampi e ciò che ne seguì viene narrata con grande precisione e profondità. In quattro puntate (due in onda martedì, altre due il mercoledì seguente), il regista Pontecorvo offre una dettagliata ricostruzione storica dei tragici eventi, mettendo in luce l’emotività che scosse tutta l’Italia.
IL CAST
Anna Foglietta interpreta con coraggio e precisione Franca Rampi, la madre di Alfredino, il cui volto e le cui parole sono rimaste impresse nella memoria di chi ha seguito quei tragici eventi. Francesco Acquaroli veste i panni del comandante dei Vigili del fuoco Elveno Pastorelli; Vinicio Marchioni è Nando Broglio, il vigile del fuoco che ha cercato di confortare e incitare Alfredino durante quelle terribili ore, mentre Luca Angeletti interpreta Ferdinando Rampi, il padre di Alfredino.
LA TRAGEDIA DI ALFREDINO RAMPI
Il 10 giugno del 1981, l’Italia intera si fermò, immobilizzata e commossa davanti alla tv. Gli occhi incollati allo schermo, il fiato sospeso, e le preghiere di chi, fino all’ultimo momento, ha sperato di rivedere il sorriso di Alfredino Rampi.
Il piccolo di soli 6 anni è caduto in un pozzo artesiano a Vermicino (Frascati) ed è rimasto incastrato a 60 metri di profondità. Sul luogo dell’incidente arrivò anche l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, per dare conforto alla famiglia. Nonostante gli sforzi dei Vigili del Fuoco, Alfredino non fu salvato. Angelo Licheri, trentaseienne al tempo, si calò nel pozzo, rimanendo a testa in giù per 45 minuti, ma ogni movimento di Alfredino lo faceva scivolare più in basso. Dopo oltre 65 ore di tentativi, il corpo senza vita del bimbo fu recuperato.
Il caso di Rampi è ricordato anche per la lunga diretta Rai, la prima dell’era della televisione moderna, e per la nascita della Protezione civile, che avvenne proprio in seguito a tale vicenda.