Baby K è la ‘Donna sulla luna’: “Per dire basta ai cliché!”

Baby K è la ‘Donna sulla luna’: “Per dire basta ai cliché!”

’Donna sulla luna’ non è un’autocelebrazione ma la celebrazione di quello che possono raggiungere le donne quando si impegnano e quando credono in loro stesse“. Parola di Baby K, la rapper e cantautrice che presenta il suo nuovo album di inediti, ‘Donna sulla luna’ appunto, prodotto non a caso dalla sua società This is it e distribuito da Columbia Records/Sony Music Italy. Il titolo che richiama lo sbarco sulla luna ribaltandone il racconto proposto sempre al maschile, “nasce da una riflessione sul punto in cui mi trovo ora, nella mia carriera ma non solo. Arrivo da un percorso di autoproduzione, registravo i primi brani in cameretta e negli anni sono riuscita ad arrivare davvero in orbite sconosciute, raggiungendo obiettivi molto importanti, che mai mi sarei immaginata”, sottolinea l’artista.

Il nuovo progetto contiene 14 brani, 13 dei quali scritti dalla stessa Baby K, all’anagrafe Claudia Judith Nahum: “Ancora si fatica – annota Baby K – a pensare che io scriva i miei testi e le mie melodie. Sono convinta che ancora oggi pochi sappiano quanto lavoro mio c’è dentro al disco, quanto io dica voglio questo o voglio quell’altro, ho questa idea, la facciamo così perché questo sarebbe cool e via dicendo. Ci sono sempre tanti, troppi cliché che condizionano ed è sempre difficile per una donna affermarsi perché c’è un gap tra capacità e immagine, è come se non possano coesistere. Ma basta! Siamo nel 2021! Ci sono donne che arrivano sulla Luna!”, scandisce.

E in effetti, tra i brani dell’album, alcuni hanno già conosciuto un successo stellare: ‘Non Mi Basta Più’ (3 platini e 70 milioni di views su YouTube), ‘Playa’ (2 platini e 62 milioni di views su YouTube), ‘Buenos Aires’ (oltre 12 milioni 600 mila views su YouTube) e l’ultimo brano ‘Pa ti’ feat. Omar Montes (oltre 2 milioni 700 mila views su YouTube). Un disco in cui ci sono ben 10 duetti: dai Boomdabash (con i quali Baby K punta al tormentone estivo con ‘Mohicani’) a Gigi D’ Alessio, da Chiara Ferragni a Tedua e ancora Samurai Jay, Boro Boro, Giaime, Enzo Dong, Lele Blade e Omar Montes. Artisti amici, funzionali alla propensione di Baby K a intercetta il melting pot contemporaneo, mescolando generi e culture diverse e traducendolo in musica con ritmi e sonorità internazionali dove il pop e l’urban si mixano con influenze latin, elettropop e dance.

Un disco all’insegna della contaminazione e dell’inclusione”, dice Baby K, che sulla difficile fase del lockdown confessa: “Mi sono mancate molto le mie nipotine, che sono a Roma, e mi è mancata la spensieratezza che uno ha nel dire all’ultimo minuto: voglio fare una gita in un posto vicino. E mi è mancato il contatto con la natura che per me è molto importante. Ora stiamo iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel, è una cosa che ci ripetiamo spesso io e Biggie dei Boombabash, per quanto riguarda Mohicani, perché Mohicani è un brano molto inclusivo, in cui citiamo tanti paesi del mondo. In qualche maniera è una metafora della nostra musica e specialmente del mio background personale: siamo degli italiani che si affacciano musicalmente al mondo, la nostra musica è molto contaminata e la volontà che nasce dal brano è proprio quella di ripartire includendo”.

la ripartenza di Baby K include naturalmente anche quella live, con quattro date già fissate nella primavera 2022: il 22 aprile a Firenze, il 23 a Padova, il 29 aprile a Roma e il 30 aprile a Milano. “Non vedo l’ora di tornare a quella magia che sono il live ti può regalare. La musica ha senso solo se viene condivisa. E sono super super felice di poter già annunciare queste quattro date”, conclude.

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