La regina di Amman ha festeggiato l’anniversario con una bellissima dedica, e una foto al fianco del marito. Il loro amore è nato da un colpo di fulmine, quando lei aveva 22 anni e lui non pensava di diventare il re
«Che fortuna che ho, grazie per ieri, per oggi e per tutto quello che verrà domani… Sono così fortunata a essere al tuo fianco. Che Dio ti benedica, mio re». Rania di Giordania, 48 anni, è una regina illuminata, una donna da sempre impegnata nel sociale, una mamma di quattro, ma è anche una donna innamorata. Ha scelto, infatti, queste parole per festeggiare i 26 anni di matrimonio con re Abdallah.
La regina e il re della Giordania sono andati a nozze il 10 giugno 1993, al Palazzo Zahran di Amman. Un anno dopo essersi incontrati (galeotta è stata una cena organizzata dalle sorella del principe, Rania aveva 22 anni) e sei mesi dopo il fidanzamento ufficiale. Lei, emigrante del Kuwait, laureata in Gestione di Impresa all’Università americana del Cairo, arrivata ad Amman come impiegata della Apple, ha fatto colpo subito. «Nel momento in cui è arrivata Rania, l’ho capito subito… è stato amore a prima vista», ha raccontato lui, che non era destinato al trono, in una delle rare interviste sul privato. «Aveva un sorriso ampio e sincero, comunicava un’energia contagiosa: siamo andati subito d’accordo, e come è andata dopo lo sapete», la replica di lei.
Per tre anni, Rania e Abdallah hanno avuto una vita normale nell’appartamento ricevuto come regalo di nozze da re Hussein. Il 7 febbraio 1999 la vita di entrambi è cambiata quando il principe è stato scelto dal padre come successore del trono, solo 15 giorni prima della sua morte. I due oggi sono genitori di quattro figli: il principe Hussein, nato il 28 giugno 1994 e laureato in Storia Internazionale presso la Georgetown University di Washington (qualche tempo fa ha guardato una partita dei Mondiali di calcio col principe William), la principessa Iman, nata il 27 settembre 1996, la principessa Salma, nata il 26 settembre 2000, il piccolo principe Hashem, nato il 30 gennaio 2005. «L’unico titolo che è davvero importante», ripete spesso Rania, «è quello di mamma».
Lei, d’altronde, ai suoi ragazzi insegna rispetto, volontà e impegno. La regina, cinque milioni di follower via social, ha sempre portato avanti nel Paese molteplici attività, a cominciare dal profondo impegno benefico, dimostrando di essere mamma impegnata ma anche icona di stile e donna carismatica. È stata nominata più volte da Forbes come una delle donne più potenti al mondo: «È un onore e un privilegio, avere la possibilità di fare la differenza». Con al fianco la persona giusta.
Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair