I nati nel 2000 sono i primi a provare la nuova maturità che torna all’antico con due prove scritte e introduce la busta per l’orale
Sono i ragazzi nati nel 2000 a sperimentare per primi la nuova maturità. Sono poco più di 520mila quelli che andranno all’esame di stato. È la maturità con due scritti (non più tre) e della prova mista quella del 2019. Ci sono doppie materie per tutti gli indirizzi possibili nella seconda prova. Latino e greco al classico, fisica e matematica allo scientifico. Cambia anche l’orale: il candidato avrà tre buste fra cui scegliere da quella che pescherà uscirà l’argomento da cui partirà il suo colloquio.
Per la prima volta sono state fatte delle simulazioni nei mesi precedenti l’esame che ha le prove scritte in programma per mercoledì 19 e giovedì 20 giugno. Una delle tante novità annunciate ad anno in corso dal ministro Bussetti. La prova Invalsi non è più fra i requisiti e nemmeno le ore dell’alternanza scuola-lavoro. Per essere ammessi all’esame bisogna aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6, cioè la sufficienza, in ogni materia e anche nel voto di condotta.
CREDITO SCOLASTICO
Il voto finale è espresso in centesimi. 100 centesimi è il massimo ottenibile e avrà maggior peso il credito maturato nell’ultimo triennio. Dai 25 punti che portava fino all’anno scorso si passa a 40 punti come massimo. Per la maturità 2019 entro gli scrutini intermedi verrà comunicato il credito già maturato per il terzo e quarto anno.
IL VOTO
Per arrivare a 100 la commissione ha a disposizione fino a 60 punti. Sono al massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame è 60 punti. Chi ha avuto un risultato delle prove di almeno 50 punti e arrivi con almeno 30 di credito può ricevere dalla Commissione un’integrazione di punteggio, fino a un massimo di 5 punti. Per la valutazione delle prove scritte arriveranno griglie nazionali affinché la correzione più omogenea ed equa.
PROVE D’ESAME
Le prove scritte non sono più tre, ma due. Addio alla prova a risposte multiple creata dalla commissione, il temuto quizzone.
IL TEMA
La prima prova è quella di italiano (per accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti). Per i maturandi ci saranno 7 tracce tra cui scegliere con 3 tipologie di prove (finora erano 4) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Una commissione di esperti guidata dal linguista Luca Serianni e nominata dall’ex ministra Valeria Fedeli ha indicato la via per la riforma.
Ci saranno due tracce per l’analisi del testo. Finora era una. Si raddoppia per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi.
Tre tracce per l’analisi e produzione di un testo argomentativo, due tracce infine per la tipologia C che è definita riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Quest’ultimo è quello che più si avvicina al tema classico. Scompare il tema storico anche se la storia come argomento rientra in una delle altre tracce. La prima prova scritta è in programma mercoledì 19 giugno.
LE DOPPIE PROVE
Avranno prova doppia tutti gli indirizzi di studio che hanno avuto in passato l’opzione fra più materie nella seconda prova scritta. Quindi non ci sarà una versione sola al classico, ma latino e greco nella stessa prova, matematica e fisica allo scientifico, scienze umane e diritto ed economia politica per il liceo delle scienze umane nell’opzione economico sociale. L’elenco completo è sul sito del Ministero. La data è per tutti il 20 giugno, giovedì.
LICEO CLASSICO
Non ci sarà più una versione come hanno fatto milioni di studenti negli ultimi anni. Il testo da tradurre (latino per il 2019) sarà preceduto e seguito da parti tradotte per contestualizzarlo. Ci saranno tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale. Ci sarà un testo in greco da analizzare e interpretare con quesiti.
LICEO SCIENTIFICO
La tanto temuta fisica, mai uscita alla maturità scientifica, si unisce ora alla prova di matematica. Due materie, ma meno quesiti. Le domande teoriche saranno 4 e non 5 sugli 8 proposti. Due i problemi fra cui scegliere.
LICEO LINGUISTICO
Dipende dall’ordine in cui le lingue sono state studiate: Lingua e cultura straniera 1 e lingua e cultura straniera 3.
LICEO DELLE SCIENZE UMANE E ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Scienze umane e Diritto ed Economia politica al liceo delle scienze umane, doppie prove, come da calendario del ministero, in tutti gli altri indirizzi di studio possibile.
L’ORALE
Il colloquio orale resta multidisciplinare, sparisce invece la terza prova, il quizzone, e la tesina portata da ogni candidato. Per il colloquio la commissione partirà da testi, documenti, progetti o problemi. Sarà la stessa commissione a prepararli in base anche al percorso scolastico degli studenti (Entro il 15 maggio i consigli di classe devono aver inviato una relazione sul programma svolto, sui progetti didattici, sui criteri di valutazione). Saranno poi gli studenti a scegliere da tre buste l’argomento di partenza dell’interrogazione. Una parte del colloquio sarà sull’alternanza scuola-lavoro e gli argomenti legati a cittadinanza e Costituzione.
Chiara Pizzimenti, Vanity Fair