Il cantautore romano racconta a Tgcom24 com’è nato il singolo, apripista dell’Ep che uscirà in autunno
Sole, mare, sabbia tra le dita e tanta voglia di concerti. Dopo il successo a Sanremo e aver calcato per la prima volta il palco del concertone (“inaspettato ed emozionante”), Folcast anticipa l’estate con un singolo fresco e leggero in tandem con Roy Paci.
“Ha arrangiato tutta la parte di fiati e scrivendo anche una strofa. E’ stata una bellissima collaborazione, anche a livello umano“, racconta Daniele a Tgcom24.
Dopo “Scopriti”, presentato al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte, Folcast (al secolo Daniele Folcarelli) è tornato con “Senti che musica” feat Roy Paci e i Selton. Un brano estivo che racchiude tutta la voglia di tornare a godersi la musica insieme, sopra e sotto il palco.
“Senti che musica” suona come un bell’augurio per l’estate 2021, com’è nato?
Ci stavo lavorando da un po’, da circa un anno. Con Lorenza Ventrone abbiamo scritto il testo e con la produzione di Tommaso Colliva ha preso parte tutta la parte musicale. Con Roy ci sentivamo già da un po’, era nell’aria una collaborazione. Nel dietro le quinte di Sanremo ci siamo incontrati ed è iniziato tutto…
Com’è stato lavorare con Roy?
Ha confermato l’idea che avevo di lui. Credo che se la musica è di un certo tipo, anche la persona sia vicino a quel tipo di mondo. Ha arrangiato tutta la parte di fiati e scrivendo anche una strofa. E’ stata una bellissima collaborazione, spero di rivederlo presto anche a livello umano.
Si preannuncia un’estate migliore di quella passata per gli artisti, come la vedi tu?
Nell’ultimo periodo ci siamo abituati a lavorare a distanza, ma non dobbiamo secondo me perché la realtà è un’altra. Spero si possa tornare presto alla vita che ricordiamo, godersi un bel concerto. Ma ho pochi dubbi sul fatto che questo avvenga, ho già visto degli annunci che mi fanno ben sperare
Da Sanremo al Concertone (anche se a capienza ridotta), gli ultimi mesi sono stati ricchi di soddisfazioni…
Il Concerto del primo maggio è stata un’esperienza inaspettata ed emozionante. Purtroppo non avendo un termine di paragone non so come sia rispetto al concertone con il pubblico, perché l’ho sempre vissuto da sotto il palco come spettatore.
E dopo l’estate?
Il disco nuovo arriverà in autunno e subito dopo partirò con i live. L’11 novembre dal Magnolia di Milano e termineranno il 27 al Largo Venue di Roma.
Fai parte del nuovo cantautorato romano, chi sono i tuoi punti di riferimento?
Il primo fra tutti è sicuramente Pino Daniele, mi ha fatto venire la voglia di suonare, ma anche Lucio Dalla. L’anno scorso ho aperto i concerti di Daniele Silvestri e sicuramente lui è molto presente nel mio percorso musicale, così come altri artisti della scena attuale. Penso a Ghemon, Willy Peyote.
Oltre a Roy Paci ci sono altri artisti con cui ti piacerebbe lavorare?
Sono assolutamente aperto alle collaborazioni. E’ una cosa che sto iniziando a fare da quando mi sono affacciato sulla scena in maniera più importante e devo dire che mi intriga molto. Per esempio ero in studio anche con Davide Shorty, è bello quello che si è creato tra di noi. Non so cosa faremo insieme, ma è stato bello vedersi: abbiamo condiviso un percorso che ci ha legato.
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