Su Netflix il debutto alla regia di Amy Poehler che per la sua prima volta dietro la macchina da presa raccoglie le sue amiche e colleghe per un film tutto al femminile tra (auto)ironia e riflessione sul tempo che passa
Metti per un weekend un gruppo di vecchie amiche, la meraviglia del panorama delle colline a vigneto californiane e tanti, tanti, ma proprio tanti bicchieri di vino e ne esce fuori una commedia divertente, a tratti comica, ma anche una riflessione sul tempo che passa, sulle relazioni e il valore dell’amicizia, sui sogni e sulle frustrazioni. Lo hanno già ribattezzato il Sideways al femminile, d’altronde Wine Country, il film debutto alla regia della comica Amy Poehler, ha molti elementi in comune col film di Alexander Payne diventato di culto tra i cinefili e e tra gli appassionati di vino. Girato nella Napa Valley, la regione californiana che vanta quattro milioni di enoturisti l’anno, è una commedia divertente ma anche commovente tutto condito da una serie di gag e battute quasi intraducibili. Per questo il consiglio è di vederlo in lingua originale con i sottotitoli, dal momento che il film approda venerdì su Netflix.Il film racconta la vacanza ad alto tasso alcolico di un gruppo di sei amiche, la super mamma di quattro bambini Naomi (Maya Rudolph, nella vita vera quattro volte madre con Paul Thomas Anderson), la donna in carriera Catherine (Ana Gasteyer), l’appassionata di vintage lesbica Val (Paula Pell), la scrittrice Emily Spivey che firma la sceneggiatura del film e naturalmente Abby, la stessa regista Amy Poehler, che si è ritagliata il ruolo di “control freak” che ha appena perso il lavoro e riversa tutta la sua frustrazione ed energia per organizzare il weekend di festeggiamenti di Rebecca (Rachel Dratch), prima fra loro a compiere i fatidici 50. Sono sei donne molto diverse ma accomunate da una grande amicizia nata sui tavoli della pizzeria Antonio’s molti anni prima, tutte cameriere nel locale dell’italoamericano hanno preso strade diverse ma sono rimaste sempre in contatto. Ritrovarsi in quel luogo fuori da tutte le loro routine con il wi-fi che non funziona, improvvisamente di nuovo intime come trent’anni prima porterà le sei amiche in una girandola di rivelazioni, confessioni, litigi e riconciliazioni. “Non ci sono abbastanza film che sfruttano il tema della nostra età e della relazione che si crea tra donne che si conoscono da tanto tempo e non sono in competizione per lo stesso lavoro o lo stesso uomo” dice Amy Poehler che per la sua prima prova dietro la macchina da presa ha riunito tutte le colleghe uscite dalla fucina del Saturday Night Live. La padrona di casa interpretata da Tina Fey e il cuoco “tuttofare” Jason Schwartzman completano il cast di una commedia che punta tutto sul talento delle sue protagoniste.Wine Country è una commedia irriverente che si fa beffe di una serie di cliché che riguardano le donne ed è l’ultima variazione al femminile della miriade di commedie in stile Una notte da leoni. Abbiamo avuto addii al nubilato, damigelle, feste di nozze… ora arriva una festa per i 50 anni, ma il film è anche una scherzosa presa in giro del mondo del vino, di questi quattro milioni di enoturisti che tra una degustazione e una sbronza arrivano nella Napa Valley per un weekend di relax. Esilarante la scena in cui mentre visitano una cantina biologica le sei amiche finiscono per perdersi tra i vigneti dove non dovrebbero neppure metter piede pena la contaminazione del terreno o quando Naomi, completamente ubriaca, vorrebbe intonare Eternal flame delle Bangles per Rebecca ma casca dal pianoforte. Insomma un film per gli amanti del vino che non si prendono troppo sul serio, che sanno ridere dei rituali delle degustazioni, un film da vedere a casa magari sorseggiando un bicchiere d’annata.
Chiara Ugolini, repubblica.it