Salini lascia l’incarico. Al suo posto arriva Andrea Salerno. Novità al vertice della rete edita da Urbano Cairo. L’avvicendamento operativo a giugno
La raccolta pubblicitaria di La7, secondo le stime Nielsen, va maluccio: -4,5% nel primo trimestre 2017, con un pessimo mese di marzo (-7,1%) a fronte di un +16,4% di Discovery sullo stesso mese 2016, un +13% di Sky, un +2,1% di Mediaset e un -3,5% della Rai. Anche gli ascolti della rete edita da Urbano Cairo traballano: non vanno malissimo rispetto allo stesso periodo 2016, ma è chiaro che mancano novità, e che praticamente tutti i prodotti televisivi che esulino dal talk politico vengono regolarmente espulsi dal palinsesto per mancanza di audience.
Ormai restano solo un paio di prime serate solide, quella di Giovanni Floris con diMartedì e quella di Corrado Formigli con Piazza pulita al giovedì. E per il resto si naviga quasi sempre sotto al 3%.
Di fronte a questa situazione, salta la direzione di La7 e La7d: da fine maggio Fabrizio Salini lascia l’incarico, e al suo posto, da giugno, arriva Andrea Salerno, direttore editoriale della società di produzione Fandango, autore televisivo (ha ideato format come Per un pugno di libri, L’ottavo nano, Parla con me), e in passato (1998-2007) anche assistente alla direzione di Rai 3. Dal 2013, peraltro, cura e produce il programma Gazebo su Rai 3, firmandolo anche come autore.
Salini era stato chiamato da Cairo alla guida di La7 nel novembre 2015 con almeno un paio di obiettivi: inventare prodotti televisivi nuovi, di intrattenimento, più leggeri, da affiancare alla raffica di talk politici sparsi nel palinsesto di La7; ideare canali nuovi per il multiplex di Cairo, operativo dal 2017.
Nella sua carriera, infatti, Salini aveva seguito in Fox Italia la nascita di Fox Life o Fox Crime, poi, in Sky, aveva gestito Sky Uno e Sky Cinema, quindi in Switchover media aveva lanciato i canali Giallo e Focus, fino a diventare nel 2014 amministratore delegato di tutta Fox Italia.
Un anno e mezzo di lavoro è probabilmente un lasso di tempo troppo breve per giudicare il suo operato a La7: di certo, tuttavia, non sono stati inventati nuovi canali, né ci sono nuovi prodotti solidi che Salini lascia in eredità nel palinsesto di La7. Quest’anno, poi, non ha funzionato la cronaca de Bianco e Nero condotto da Luca Telese, e pure il talent comico Eccezionale veramente non ha ripetuto i risultati dello scorso anno, con il rinvio delle ultime puntate alla prossima estate. Tenuto conto, inoltre, che è venuto meno pure lo show di Maurizio Crozza (passato a Nove) al venerdì, i conti son presto fatti. Certo, molto dipende dalla propensione a investire (ma Cairo deve tenere sotto controllo i costi, poiché La7, pur risanata rispetto alla gestione Telecom Italia, chiude tuttavia sempre i bilanci con qualche milione di euro di rosso), e anche da un feeling tra management e proprietà che non sempre sboccia.
Salini, comunque, «lascia l’azienda per motivi personali e a lui va il ringraziamento del presidente Urbano Cairo per il lavoro svolto». Chi aveva frequentato Salini negli ultimi tempi, tuttavia, aveva sempre riportato la profonda insoddisfazione del manager circa il suo ruolo, il perimetro di competenze e le deleghe effettive.
Il nuovo direttore Salerno, classe 1965, guiderà La7 riportando direttamente all’amministratore delegato Marco Ghigliani, e avrà responsabilità su palinsesti, contenuti, offerta multimediale, «nella prospettiva di un ulteriore sviluppo editoriale». Cairo, infatti, avrebbe qualche progetto circa nuovi canali da lanciare nei prossimi mesi.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi