Scommettiamo che l’umorismo di Totò, di cui si celebrano i 50 anni dalla morte, sarà irresistibile fra altri 50 anni? Vi ripropongo una scena di Totò, Peppino e la malafemmena. Totò: «Scusij lei è di qua?». Vigile: «Dica». Totò: «E di qua?». Vigile: «Sì, sono di qua. Perché, m’ha ciapa’ per un tedesco?». Totò: «Ah, è tedesco? (a Peppino, ndr). Te l’avevo detto io che era tedesco…«.Peppino: «Ah…E allora come si fa?». Totò: «Eh, ci par. lo io». Peppino: «Perché, tu parli…». Totò: «Ho avuto un amico prigioniero in Germania. Non m’interrompere, se no perdo il filo. Dunque, excuse me, bitte schòn… Noio». Vigile: «Se ghe?». Totò: «Ha capito!». Peppino: «Che ha detto?». Totò: «Dopo ti spiego. Noio… Volevam… Volevàn savoir… L’indiriss… Ja…». Vigile: «Eh, ma bisogna che parliate l’italiano, perché io non vi capisco». Totò: «Parla italiano? Parla italiano ! ». Peppino: «Complimenti». Totò: «Complimenti! Parla italiano: bravo ! ». Vigile: «Ma scusate, dove vi credevate di essere? Siamo a Milano qua!». Totò: «Appunto, lo so. Dunque: noi vogliamo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare. Sa, è una semplice informazione…». Vigile: «Sentite…». Totò e Peppino: «Signorsì, signore». Vìgile: «Se volete andare al manicomio…». Totò e Peppino: «Sissignore». Vigile: «Vi accompagno io». Totò e Peppino: «Sissignore». Vigile: «Ma guarda un po’ che roba ! Ma da dove venite voi, dalla Val Brembana?». Totò (a Peppino, ndr): «Non ha capito una parola…». Tra le sue battute, mi fa sempre ridere: «Io sono un uomo di mondo, io ho fatto il servizio militare a Cuneo». E a Cuneo, con ironia, hanno fondato l’associazione Uomini di mondo. Se mi accettano, mi iscriverò.
di Cesare Lanza, La Verità