“I dolori non si possono cancellarle, ma alla mia età e tutto quello che ho passato, ho finalmente imparato ad amarmi”, dopo l’ormai celebre e molto discusso caso Caltagirone (o anche Prati-Gate) la showgirl Pamela Prati accantona quanto successo ed esce nelle librerie con il suo nuovo libro, “Come una carezza”.
Un’infanzia difficile, con collegio, fame e maltrattamenti, poi il successo e infine il caso Caltagirone, di cui si parla anche nel libro: “Per mettere una volta per tutte – ha spiegato in un’intervista a “Chi” – la parola fine a quella bruttissima storia. Il resto si vedrà nelle sedi opportune”.
Parlarne le fa male e il periodo è stato molto difficile: “Malissimo, direi. Soprattutto se ripenso alla narrazione che ne è stata fatta. Ho vissuto una gogna mediatica orrenda, Era diventato difficile tutto: accendere la tv, andare al bar, aprire il pc. Ogni azione era diventata dolorosa e io, come dico anche nel libro, ho il diritto di essere felice. Il mio obiettivo, ora, è quello di aprire un’associazione contro le truffe amorose che possono colpire tutti e che non fanno sconti a nessuno”.
Se i media la tartassavano, le persone le sono state vicine (“Per strada ho ricevuto solo amore. E in privato, sui social, manifestazioni d’affetto da ogni dove. Il prossimo libro, infatti, sarà-tutto incentrato sul- le terribili storie che mi hanno raccontato, molto simili alla mia”) e se non altro ha capito chi le sta veramente vicino: “Nel momento più duro, ho acquisito nuovi amici e ho eliminato molti più rami secchi di quello che avrei mai immaginato. C’est la vie”.
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