Si conclude stasera la terza edizione de “Il Collegio”, in onda alle 21.20 su Rai2 con la quinta e ultima puntata. Il docu-reality, realizzato in collaborazione con Magnolia (Banijay Group), anche quest’anno si è confermato un vero e proprio fenomeno di costume tra i giovanissimi e gli adolescenti, conquistando di puntata in puntata percentuali crescenti di pubblico (2milioni 400mila spettatori con il 10,4% di share nella quarta puntata), soprattutto quello più esigente e tradizionalmente poco attratto dalla Tv generalista, come i teenager (con uno share del 48% nella fascia tra gli 11 e i 14 anni). Grande successo anche sui social, dove nella scorsa puntata “Il Collegio” è stato ancora una volta il programma più commentato della prima serata.
Eccezionali anche i dati su RaiPlay (110mila media view per le dirette streaming delle prime tre puntate, con una crescita del 181% rispetto alla precedente edizione, e oltre 3,4 milioni on demand) e sul canale YouTube Rai.
La quinta puntata è dedicata all’ultima settimana, la più attesa e temuta dagli studenti del Collegio: quella degli esami finali. Matias e Gabriele, che per la loro condotta nei confronti della professoressa Petolicchio rischiano il 7 in condotta, decidono finalmente di mostrarsi collaborativi e si danno da fare per migliorare la loro posizione, nella speranza che i loro sforzi convincano il preside ad ammetterli all’esame.
Per ripassare in vista degli esami, ai ragazzi viene chiesto di improvvisarsi professori e di spiegare ai loro colleghi quello che hanno imparato: essere per una volta in cattedra impartisce ad alcuni un’importante lezione.
C’è sempre però chi non impara niente, chi si lascia trasportare dalla commozione e chi litiga fino alla fine, tanto che il professor Maggi è costretto ad ammettere di non aver mai visto “una classe tanto divisa”. Le distanze tra alcuni ragazzi diventano incolmabili, mentre altre amicizie si cementano sempre di più. Emozioni che hanno un peso anche sul rendimento agli esami.
L’avvicinarsi delle verifiche da un lato aiuta ad ammansire alcuni spiriti più indisciplinati, dall’altro fa emergere e deflagrare i nervosismi e le criticità all’interno del gruppo e nei confronti del collegio. Non sempre la sola minaccia di provvedimenti disciplinari basta a placare le intemperanze e Bosisio è costretto a prendere delle decisioni drastiche.
Per stemperare le tensioni, il Collegio offre agli studenti alcuni momenti di svago, rigorosamente in stile anni ’60: il prof. Carnevale chiede ai ragazzi di cimentarsi nella creazione di foto artistiche con la macchina istantanea. La fotografia analogica però, crea non poche difficoltà ai collegiali abituati alle fotocamere dei loro smartphone.
In vista del gran ballo finale inoltre, i ragazzi partecipano ad una entusiasmante lezione di ballo, per imparare le basi del rock and roll.
La notte prima degli esami trascorre tra tensione ed euforia, dopo il tradizionale rito propiziatorio in cui gli studenti affidano i loro pensieri a carta e penna.
Concluse le verifiche arriva infine il tempo della festa: le ragazze possono finalmente abbandonare le seriose divise e indossare colorati abiti “all’ultimo grido”, quando la minigonna iniziava a fare scalpore in Europa, anche se decisamente lontani dai loro gusti da soirée. La musica dell’epoca, anche se poco apprezzata dai giovani, riesce a far sciogliere tutti, persino gli austeri professori e i severissimi sorveglianti.
Si avvicina il momento degli addii e del ricongiungimento con le famiglie, anche se c’è chi potrebbe non avere un diploma per rendere orgogliosi i propri genitori. Riusciranno gli studenti a fare comunque tesoro dell’esperienza nel collegio per crescere e affrontare il mondo fuori con occhi diversi?
Il Collegio, dal format internazionale “Le Pensionnat – That’ll teach’em” di cui la Rai ha acquisito i diritti, è un programma realizzato in collaborazione con Magnolia (Banijay Group). È un programma di Luca Busso; scritto con Caterina Gaia, Emanuele Morelli, Marco Migliore, Matteo Corfiati, Piera Sorrentino, Simone Cordella, Valentina Monti; con la regia di Fabrizio Deplano.