È morto Chick Corea, leggendario pianista italo americano

È morto Chick Corea, leggendario pianista italo americano

È morto Chick Corea, il leggendario pianista jazz americano di origini italiane, che con l’Italia ha sempre conservato un legame speciale. L’artista si è spento all’età di 79 anni lo scorso 9 febbraio, a causa di una rara forma di cancro scoperta solo di recente. Il pianista aveva stretto un’amicizia e una collaborazione importante con Pino Daniele, che anni prima aveva elaborato un arrangiamento della sua “Sicily”. Nel 2016 arrivò il tanto atteso omaggio al cantautore partenopeo, sul palco dell’Arena Flegrea di Napoli.

È morto Chick Corea, il leggendario pianista jazz americano di origini italiane, che con il Bel Paese ha sempre conservato un legame speciale. L’artista, all’anagrafe Armando Antonio Corea, si è spento all’età di 79 anni lo scorso 9 febbraio, a causa di una rara forma di cancro scoperta solo di recente. Nella sua carriera ha vinto 22 Grammy Awards e ha collaborato con grandi artisti del calibro di  Miles Davis, Herbie Hancock, Gary Burton e Bobby McFerrin.

Chick Corea è morto per una rara forma di cancro
Ad annunciare la scomparsa di uno dei pianisti jazz più importanti dell’ultimo secolo, è un post pubblicato dal suo staff sul suo profilo Facebook: “Con grande tristezza che annunciamo che il 9 febbraio Chick Corea è venuto a mancare all’età di 79 anni, per una raga forma di cancro che è stata scoperta solo di recente”. Oltre ad essere un musicista leggendario, Chick Corea era un marito, un padre e un nonno adorato, come ricordano le parole del post, pronto a far innamorare della musica chi amava. La sua famiglia ora chiede che sia rispettata la privacy di questo momento doloroso:

È con grande tristezza annunciamo che il 9 febbraio Chick Corea è venuto a mancare all’età di 79 anni, per una rara forma di cancro che è stata scoperta solo recentemente. Nel corso della sua vita e della sua carriera, Chick si è innamorato della libertà e del divertimento di creare qualcosa di nuovo e di giocare ai giochi che fanno gli artisti. Era un marito, un padre e un nonno adorato e un grande mentore e amico di tanti. Attraverso il suo corpo di lavoro e i decenni che ha trascorso in giro per il mondo, ha toccato e ispirato la vita di milioni di persone. Anche se sarebbe stato il primo a dire che la sua musica ha detto più di quanto le parole possano mai, ha comunque avuto questo messaggio per tutti coloro che conosceva e amava, e per tutti coloro che lo hanno amato: “Voglio ringraziare tutti coloro che lungo il mio viaggio hanno contribuito a far accendere gli incendi della musica. Spero che coloro che hanno l’inkling di suonare, scrivere, esibirsi o meno, lo facciano. Se non per te stesso, allora per tutti noi. Non è solo che il mondo ha bisogno di più artisti, è anche solo molto divertente.′′ E ai miei fantastici amici musicisti che sono stati come una famiglia per me da quando vi conosco: è stata una benedizione e un onore imparare e suonare con tutti voi. La mia missione è sempre stata quella di portare la gioia di creare ovunque potessi, e di averlo fatto con tutti gli artisti che ammiro così cari-questa è stata la ricchezza della mia vita.” La famiglia di Chick apprezzerà ovviamente la loro privacy in questo difficile momento di perdita.

Il rapporto con l’Italia e l’amicizia con Pino Daniele
Armando Antonio Corea aveva origini calabresi e siciliane: “La famiglia di mio nonno è di Albi, Catanzaro. Quella di mia nonna, Zaccone, di Messina”, aveva raccontato in un’intervista a Repubblica nel 2014. I suoi nonni erano emigrati a Boston, negli Stati Uniti, e così è lì che sono nati i suoi genitori. “Credo che tutti volessero diventare americani ad ogni costo”, ma ciò nonostante il pianista ha conservato con l’Italia un rapporto speciale e incuriosito dalle sue origini si era spinto ad imparare la lingua, la sua storia e, tra le cose che lo appassionavano di più, la musica napoletana. Non a caso infatti Chick Corea aveva stretto amicizia e poi una collaborazione artistica con Pino Daniele. Il cantante napoletano anni prima aveva elaborato un arrangiamento della sua “Sicily”. “Sono fiero della mia collaborazione con Pino, e del suo arrangiamento. Eseguirò anche questo pezzo, lo giuro”. E così fu. Nel 2016 arrivò il tanto atteso omaggio a Pino Daniele sul palco dell’Arena Flegrea di Napoli, con il suo quintetto Kenny Garrett al sax, Wallace Roney alla tromba, Christian McBride al basso e Marcus Gilmore alle percussioni.



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