L’attrice, insieme al marito Mattia Dessi, ha raccontato la sua decennale battaglia con la fecondazione in vitro: «I medici mi hanno detto di non rivelare nulla per almeno 27 settimane. Non sapeva niente neppure mia madre. Poi è arrivata Frida, come vincere alla lotteria»
Sul set ha vestito spesso i panni di donne forti, grintose. Ruoli che le calzano a pennello perché lei, Brigitte Nielsen, è abituata ad affrontare con coraggio le battaglie della vita. L’ultima, in ordine cronologico, l’ha combattuta con la fecondazione in vitro, una lotta di oltre dieci anni per avere il quinto figlio: «I medici mi dissero che avevo il 2,5% di possibilità di successo», ha rivelato al The Guardian. «Ma io lo volevo fare con tutta me stessa. Ho pensato che qualcuno alla lotteria deve pur vincere».E Brigitte ha vinto, perché lo scorso giugno ha messo al mondo Frida, la sua quinta figlia: «È stato il momento più felice della mia vita», ha detto. «So i sacrifici che ho fatto, le medicine, gli effetti degli ormoni. Ogni volta che provi pensi di rimanere incinta, ma poi ti arriva la telefonata in cui ti dicono “ci dispiace, non è andata bene”. È devastante». Ma l’attrice 55enne non si è mai persa d’animo e, proprio grazie al suo carattere forte, ha continuato a provare fin quando, un giorno, ha ricevuto la bella notizia.«I medici mi consigliarono di non rivelare niente a nessuno fino alla ventisettesima settimana», afferma ancora Brigitte, che ha sentito per la prima volta il battito della sua bambina all’inizio del secondo mese di gravidanza. «Ma non ho detto nulla neppure a mia madre. Abbiamo preferito tenercelo per noi». Usa il plurale che comprende anche suo marito, Mattia Dessi, 15 anni più giovane, conosciuto proprio mentre si stava separando da Raoul Meyer: nel 2006 si sono sposati a Santo Domingo e oggi vivono a Los Angeles.L’annuncio della gravidanza è arrivato con una foto su Instagram, all’improvviso, tanto che qualcuno pensava ad una fake news: «Alcuni commenti non sono stati piacevoli», ha raccontato Brigitte. «Però ho ricevuto anche tante mail da donne che mi ringraziavano per aver dato loro coraggio». Prima di Frida, l’attrice aveva già messo al mondo Julian (34), Killian (28), Aaron (25) e Raoul Jr. (23): «Adesso sono più capace, meno frustrata e per nulla spaventata. So esattamente cosa voglio fare con lei e a che punto sono nella mia vita».Sicuramente sarà, come sempre, una mamma combattiva.
Nicola Bambini, Vanity Fair