(Tiziano Rapanà) Ma a voi piace questa deriva cupa e oscura dell’Isola dei famosi? A me non piace: la detesto. I giornali e le tv parlano solo di questo di presunto caso droga, ribattezzato “droga-gate”. In più di un’occasione, scrivendo dell’Isola, ho desiderato maggiori conflitti, liti, drammi. Ho auspicato che il reality fosse dominato da un’aura acrimoniosa. Epperò il troppo stroppia. Qui siamo arrivati a delle esagerazioni estreme. Ha detto bene ieri, a Domenica Live, Cecchi Paone: “L’isola è un programma popolare: abbassate i toni”. Non si può non essere d’accordo con Cecchi Paone, i toni vanno abbassati. L’isola piace, perché propone un divertimento leggerino. Ed invece questo presunto problema di droga ha portato a delle conseguenze assurde: addirittura ieri ho visto, sempre dalla D’Urso, Eva Henger costretta a muoversi con dei guardaspalle. Queste cose sono, o perlomeno mi sembrano, troppo eccessive e peraltro non adatte ad un pubblico vasto come quello generalista (la tv, lo rammento ai smemorati signori che la gestiscono, la guardano pure i bambini). Penso sia ragionevole ritornare alla vecchia Isola, dove presenziava il battibecco culturalmente vaporoso, la questioncina da ridere. Qua si sta esagerando.
P. S. Scrivetemi, tizianodecoder2@gmail.com