Torna a «Le Iene» dopo il malore che la colpì il 2 dicembre scorso e confessa la sua malattia «Non bisogna vergognarsi, neppure della parrucca. Come questa che indosso»
«Ho avuto un cancro». Questa la confessione choc resa da Nadia Toffa domenica sera, 11 febbraio. Era il 2 dicembre dello scorso anno. Un malore colpì la conduttrice de «Le Iene» . Cominciarono a girare le voci: è gravissima, è in coma. Un grande spavento per tutti. Ma la sua vitalità e coraggio e passione ebbero la meglio: fu lei a tranquillizzare tutti. «Sto meglio, mi curo e torno». Promessa mantenuta. Domenica sera, 11 febbraio, è tornata a «Le Iene». Alla sua maniera. Con la voglia di sincerità, trasparenza, forza che l’hanno contraddistinta in tutti questi anni. Non solo dunque verso gli altri, ma anche verso se stessa.
Così di presenta su Italia 1 alle 21.40 e si racconta: «Sono emozionata mi prendo un paio di minuti per dire delle cose importanti, per raccontare di questi due mesi. Ho preso anche appunti perche ve le voglio dire tutte le cose che mi sono successe». E comincia, un po’ commossa, molto emozionata: «Ho avuto un cancro, in questi due mesi mi sono curata, ho fatto la chemioterapia e la radioterapia dopo l’operazione. Mi hanno tolto il cento per cento di quel cancro, ma ho fatto le terapie preventive perchè poteva essere rimasta una cellula malata».
Nadia confessa di non averlo detto a nessuno «si contavano sulle punte di una mano le persone che lo sapevano» – ma solo perchè doveva concentrarsi sulle cure. Ora basta. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Ricorda che quando ebbe quel malore a Trieste il 2 dicembre non sapeva nulla e solo in seguito a quel check up si scoprì il tumore. Poi le cure e ora la voglia di tornare e di dire tutto a tutti «perchè non ci si deve vergognare, non mi devo vergognare neppure di questa parrucca che indosso».
Sono al suo fianco, alla scrivania, le iene Savino e Viviani. Trattengono le lacrime ma sono scossi. Le prendono le mani, la accarezzano. Lei prosegue il racconto, la parte più dura: «Ci sono stati momenti difficili, quando c’è la prima ciocca di capelli che ti rimane in mano è un momento forte. Mi è venuta in mente Gabriella, la bambina di Taranto che raccontava a Le Iene il suo tumore, quando perdeva i capelli». Si rivolge direttamente alla bambina, Nadia, guarda in camera e le dice: «Gabriella ti devo un favore. Mi sono detta in quei momenti duri: se ce la fa uno scricciolo come lei, perchè non ce la posso fare io?»
Poi un appello a tutti: «Vi chiedo normalità continuate a prendermi in giro. se mi incontrate per strada comportatevi come prima. ditemi le stesse cose che mi dicevate prima. Non trattateci da persone malate, siamo dei guerrieri . Chi combatte contro il cancro è un figo pazzesco». Infine il messaggio forse più importante. Nadia spesso in questi anni ha fatto servizi e inchieste su «medici farlocchi», su «showgirl che consigliavano pomate e altre cose per curare il cancro». Bene «Dal profondo del cuore dico a tutti che le uniche cure per curare il cancro sono la chemio e la radio».
E torna a sorridere.
Maria Volpe, Corriere della Sera