Se Instagram si ispira a Postalmarket, Facebook prende spunto dalle televendite, che hanno fatto furore negli anni Novanta dando popolarità ad alcuni venditori. Due approcci commerciali vintage per spingere sullo shopping online, un terreno di sfida e di guadagni, presidiato attualmente da grandi colossi come Amazon e eBay.
Secondo il sito TechCrunch, il social network di Mark Zuckerberg sta testando una funzione che permette a marchi e venditori di mostrare la loro merce in dirette video, con la possibilità di attivare notifiche per gli utenti e accettare prenotazioni e pagamenti attraverso la chat Messenger. La società ha confermato al sito che un test è in corso in Thailandia, paese scelto come banco di prova per la nuova funzionalità. E i riscontri sono positivi sia per i commercianti sia per gli utenti. Da una parte, le dirette video riescono a fornire più elementi di un prodotto rispetto alle foto; dall’altra consentono alle persone di porre immediatamente domande e ottenere risposte sui dettagli del prodotto. «La Thailandia è una delle nostre comunità più attive sul mercato», ha detto Mayank Yadav, product manager di Facebook per Marketplace.
La piattaforma si è già lanciata nello shopping online con Marketplace, una sorta di mercatino accessibile anche in Italia dove gli utenti possono proporre e scambiare di tutto, dalle auto alle case, dall’abbigliamento ai giocattoli. Una funzione che dimostra come le piattaforme social sono sempre più aggressive sul fronte commerciale, in sfida a colossi come Amazon e eBay. Di recente Instagram (sempre di proprietà di Zuckerberg) ha reso possibile lo shopping nelle Storie, una modalità di racconto breve in video diffusa tra i giovanissimi: quando si resta colpiti da un prodotto, basta cliccare per comprarlo. Il social si è trasformato così in un catalogo, come il celebre Postalmarket.
Il potenziale dello shopping online sui social media sembra abbastanza consistente. Su Instagram, ad esempio, più di 90 milioni di account al mese cliccano su un post per avere maggiori informazioni su un prodotto menzionato e un terzo delle Storie più viste è relativo ai profili di aziende.
Resta da capire come i social network, al pari dei colossi Amazon e eBay, riusciranno a combattere il fenomeno senza fine dei falsi e dei prodotti illegali. E se le televendite di Facebook potranno partorire personaggi pop come lo chef Tony che con un coltello speciale tagliava qualunque cosa o come Roberto da Crema che parlava così veloce da mettere ansia.