Se ne è andato a 58 anni. Da Jovanotti a Nek, da Antonacci a Ramazzotti, il saluto commosso del mondo della musica alla voce storica e direttore di Radio Italia
Si è spenta la sua voce. Dopo una lunga malattia, quando mancava poco più di un mese al suo 59esimo compleanno (era nato a Milano, l’11 dicembre 1957) è morto Franco Nisi, voce storica e direttore di Radio Italia. Ma la sua non è stata solo una voce buona per Radio Italia (dove era entrato nel 1982), perché Nisi all’attività radiofonica ha affiancato anche quella televisiva, lavorando come autore di numerosi programmi televisivi e scrivendo testi per Toto Cutugno, Mara Venier, Loretta Goggi, Lello Arena, Massimo Lopez, Piero Chiambretti, Alba Parietti. A lungo è stato anche autore per Mike Bongiorno, collaborando con lui a diversi programmi negli anni Novanta, da Tris a Viva Napoli a TeleMike fino al Festival di Sanremo (1997), quello vinto dai Jalisse e con Chiambretti che volava sul palco con ali da angelo.
I messaggi di Fiorello, Nek e Omar Pedrini
Tanti i messaggi sui social network per dargli l’ultimo saluto. A partire da Fiorello che ha twittato il suo «pensiero ad un benefattore della musica italiana». Ma — ovvio — è soprattutto il mondo della musica ad esprimere la grande commozione e il cordoglio per la sua morte. Jovanotti scrive su Twitter: «Ciao caro Franco Nisi tante volte incontrato a Radio Italia, sempre affettuoso e innamorato delle canzoni italiane». Biagio Antonacci punta invece su Instagram: «Caro Franco / quante parole / dirette / registrate / voci fuori campo / risate e sogni. La pace superiore sia con te… Addio anima buona». Ma ci sono anche Eros Ramazzotti («Ciao Franco, grazie mille per il tuo apporto alla musica italiana. Continua a scaldarci con la tua bella voce dal cielo») e Omar Pedrini («Addio a un gentiluomo della musica italiana»). E poi Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Paola Turci, Raphael Gualazzi, i Negramaro. Ma è di Nek il messaggio più partecipe: «Io e Franco ci conoscevamo da più di 20 anni. Praticamente mi ha visto nascere artisticamente. Ricordo con grande affetto quel suo programma radiofonico “Superattico” a Radio Italia, quando la sede era ancora in via Felice Casati. Abbiamo parlato innumerevoli volte di tutto e di più. Franco mi ha sempre e dico SEMPRE sostenuto e incoraggiato. C’era anche quel giorno in cui Lucio Dalla mi disse che per fare il cantante bisognava faticare e soffrire. Persona educata, gentile, estrosa ottimo autore tv… se ne va un uomo che ho sempre apprezzato. Ciao grande Frank che Dio ti accolga».
Corriere della Sera