Motta: Il nuovo disco è un esperimento, nei live suonerò senza palco

Motta: Il nuovo disco è un esperimento, nei live suonerò senza palco

È un disco “libero, psichedelico, dall’attitudine punk” il nuovo lavoro di Motta, ‘Suona! Vol.1’, che uscirà l’11 ottobre prossimo. Si tratta di una raccolta di vecchi brani del cantautore (più un inedito) che lui definisce “un esperimento artistico”. L’album è pubblicato da Sona Music Records, la sua nuova etichetta discografica, che si occuperà di curare alcuni progetti particolari che seguiranno parallelamente la carriera dell’artista. “Da un lato, volevo modificare gli arrangiamenti per avvicinarmi a ciò che attualmente mi piace. Dall’altro, è stato un esperimento per vedere come questi brani, con un altro arrangiamento, cambiavano significato,” spiega il cantante. “Sono affascinato da tutto ciò che fanno gli Smile. Ci sono persone molto più talentuose che ti incoraggiano a fare cose folli, come quella che abbiamo fatto”.

Per realizzare l’album, l’artista ha collaborato con alcuni dei migliori musicisti della scena alternativa italiana e internazionale, tra cui Roberta Sammarelli, Cesare Petulicchio, Giorgio Maria Condemi, Kazu Makino, Teho Teardo e Maria Chiara Argirò. Insieme hanno creato suoni distorti e generi intrecciati, come il punk e la psichedelia, che, sulla carta, sembrano due temi inconciliabili e quasi antitetici ma che per Motta vanno a braccetto: “Secondo me, nella psichedelia c’è un approccio punk e violento nel cercare di confondere gli ascoltatori. In qualche modo, le due cose vanno molto di pari passo,” ammette.

Con la sua nuova etichetta, qualcosa è cambiato. “Sona Music Records per far evolvere anche progetti altrui, o miei progetti che non sono particolarmente funzionali dal punto di vista discografico.” Uno sguardo allo stato di salute della musica italiana: “Dopo vent’anni di carriera, non mi sembra che la situazione sia ottimale,” osserva, “ci sono cose interessanti che non vediamo nell’underground, che è il mondo che da sempre mi affascina di più. Forse oggi, essendo un quasi quarantenne, queste cose le vedo meno alla luce del sole.”

Anche il cosiddetto ‘indie italiano’, secondo Motta, oggi ha connotati diversi: “All’estero ‘indie’ è un termine nato per fare riferimento a tutti quei progetti che facevano un certo tipo di musica e non trovavano spazio nei circuiti mainstream, e che quindi venivano sviluppati da etichette indipendenti. Non mi sembra che questa etichetta in Italia corrisponda esattamente a quanto è esistito altrove.”

Riguardo al nuovo lavoro, Motta presenterà dal vivo l’album con quattro date: il 7 e l’8 novembre all’Hacienda di Roma e il 27 e il 28 novembre al Base di Milano. “Saranno quattro eventi speciali in cui per la prima volta abbiamo scelto di suonare al centro tra la gente, eliminando addirittura il palco.”

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