(di Tiziano Rapanà) Manca una visione del mondo tesa al bene comune, lontana dalle privatizzazioni selvagge e dal globale a tutti i costi. Bisognerebbe donarsi al bello che può dare la propria provincia, prodigandosi nel valorizzare le peculiarità culturali della zona. Ce ne vorrebbero cento di Edoardo Raspelli in giro a divulgare il bello della nostra Italia, dalle Alpi a Monte Ualla. Con questo immaginario esercito pacifico composto da tanti Raspelli avremmo un Paese rispettoso della propria cultura e tradizioni. Ed, invece, eccoci vittime delle mode balorde mediatiche che non hanno nulla di consistente. In viaggio con Raspelli – L’Italia che mi piace non è un semplice programma tv, ma una toccasana contro il logorìo del degrado moderno. Raspelli e Fabrizio Berlincioni, creatore, produttore e deus ex machina del progetto, ci ricordano le bellezze sconosciute della nostra Italia: le tante leccornìe che meritano una protezione dai tentativi di contraffazione del made in Italy, a opera di lestofanti. C’è stata una prima edizione, di dieci puntate, che a portato a casa risultati incoraggianti: il telespettatore ha visto con curiosità i vari episodi andati in onda su Canale Italia, vari canali regionali, e l’emittente on demand Canale Europa. Ora – dopo varie puntate speciali – debutta la nuova stagione su Alma Tv, che trovate al numero 65 del digitale terrestre. Sabato, alle ore 21, si darà inizio alle danze. Primi tanghi nelle più belle realtà nostrane, poco bazzicate. Ci sarà spazio per la buona gastronomia, per i vini, le ricette tipiche e tanta musica tradizionale. Squadra che vince non si cambia, confermatissima la squadra del programma: il regista e film maker Carlo Tagliaferri con il suo aiuto Tommaso Tirelli, l’assistente alla produzione Nastassia Berlincioni. Merita un approfondimento il produttore Fabrizio Berlincioni. Lui, il mitico arcinemico del banale in pentagramma. Cito in ordine sfacciatamente sparso i suoi successi, alla maniera di un serpentone che ha smarrito la via dell’ordinarietà cronologica. Mi manchi, Non lo faccio più, Amanda è libera, Ti lascerò, Ti voglio senza amore. Ha vinto la battaglia contro la paturnia bagatellare, quella della rima baciata da pensierino della sera. Ora Berlincioni è tornato a scrivere per Mina. Povero amore è il brano che impreziosisce la nuova raccolta di inediti della tigre di Cremona, Ti amo come un pazzo. Mi raccomando, vi voglio vedere tutti davanti al televisore per assistere al giardino dell’eden del buon gusto, dove c’è spazio per tutte le vere golosità. Questo è il posto multimediale che rispecchia l’immagine culturale e intellettuale di Edoardo Raspelli. Questo è l’ideale presidio permanente che tutela costantemente tutte le leccornìe note e sconosciute.