I ricavi pubblicitari del gruppo Fox Networks in Italia chiudono l’esercizio 2018, al 30 giugno, in pareggio rispetto al 2017, con la parte di brand partnership in crescita del 12% (pesa per il 18% sul totale ricavi) e quella digital in aumento del 21% (pesa per il 2-3% sul totale).
Grazie ad ascolti lineari che salgono del 2% anno su anno, e un consumo di contenuti on demand a +30%, Fox continua a essere un asset molto strategico all’interno delle logiche di Sky, con cui la partnership, sia a livello editoriale (canali Fox e NatGeo in esclusiva sulla piattaforma pay), sia pubblicitario (accordo con la concessionaria Sky Media dal 2004) non verrà messa in discussione nei prossimi anni. Anche perché Fox rappresenta il 36% dei grp (il cosiddetto costo contatto pubblicitario) vendibili da Sky Media, e, col suo 2% nazionale di share sul target 15-44 anni, intercetta il 17% degli ascolti della piattaforma Sky.
Quasi il 100% degli ascolti del gruppo Fox è realizzato da cinque canali: Fox, Fox Crime, Fox Life, NatGeo e NatGeo wild. E proprio sul sistema NatGeo, con cui ormai lavorano star del calibro di Will Smith, Leonardo DiCaprio, Ron Howard, Antonio Banderas o Elon Musk, c’è una rinnovata attenzione: «Beh, è probabilmente tra i brand più autorevoli al mondo», spiega Alessandro Militi (nella foto), vice president marketing and sales di Fox Networks Group Italia, «e non molti sanno che devolve il 27% dei profitti alla ricerca scientifica attraverso la NatGeo society. Abbiamo appena messo a punto un NatGeo branded content studio, affinchè le aziende interessate possano sviluppare progetti usando i registi, i documentaristi e i fotografi del National Geographic. Tuttavia NatGeo non è solo canali televisivi: dal 1° ottobre, su Sky, è partita l’offerta on demand NatGeo+, con 500 titoli esclusivi che, a breve, saliranno a 800. Poi», prosegue Militi, «NatGeo è in edicola col suo magazine, edito da Gedi, e, sempre con Gedi, abbiamo lanciato pure Traveller, quattro mesi fa. Il brand del National Geographic si trova anche in libreria, con la guide di Traveller e con i grandi libri fotografici di NatGeo, e da pochi mesi abbiamo debuttato nel comparto viaggi, con NatGeo Expeditions, un sito che consente di prenotare viaggi unici con le guide e i fotografi del National Geographic».
Sul fronte Fox, invece, in arrivo 30 serie nuove e altre 100 nuove stagioni di serie già affermate, per una media di tre prime visioni a settimana. «Dal 2010 a oggi è più che raddoppiato il numero di serie nuove prodotte negli Usa ogni anno. Ora siamo vicini a quota 500 serie nuove all’anno. Tantissima roba per un pubblico che ha sempre meno tempo. Una volta», sottolinea Militi, «si diceva che il contenuto è re, content is king. Ora non basta più che la serie tv sia nuova e originale, ma è necessario sia anche super, di grande qualità. Quindi Supercontent is king. E poi c’è il tema dell’attenzione al contenuto: perciò Attention is queen, l’attenzione è regina. Ed è proprio sull’attenzione che si giocheranno i destini delle media company nei prossimi anni. Basti riflettere sul fatto che Google e Facebook, due imprese che commercializzano l’attenzione delle persone, siano, rispettivamente, terza e quinta per capitalizzazione a Wall Street anche se, nella classifica Fortune 500 per ricavi, sono in posizioni molto più basse. Significa che il mercato scommette su di loro, a prescindere dai fatturati. Nel nostro caso, con Fox e NatGeo vogliamo creare un matrimonio virtuoso tra Supercontent e attenzione».
Prossime iniziative di Fox sul territorio saranno il Fox Circus, dal 30 novembre al 2 dicembre al Base di Milano, con 52 ore immersive non stop nel mondo Fox, e poi, a Roma nell’aprile 2019, la terza edizione del Festival delle scienze.
Claudio Plazzotta, ItaliaOggi