Netflix, primato a rischio: nuova disruption per la TV

Sul mercato Usa la concorrenza nel video streaming è sempre più credibile grazie alle offerte di Amazon, Hulu, YouTube; presto anche Apple e Facebook nell’arena. Per gli analisti la chiave sarà la qualità di contenuti e la presenza delle star

Il mondo della TV sta di nuovo cambiando. Il passaggio dall’era del broadcasting e dei palinsesti pre-definiti a quella dello streaming e dell’on-demand è così veloce da rischiare di far sembrare vecchio anche un servizio innovativo come Netflix, perché il futuro prossimo della TV potrebbe incoronare come protagonisti i colossi hitech Google, o meglio YouTube, Apple e Facebook, scrive in un commento The Atlantic Daily. “Oggi non solo i player dello streaming online come Netflix (che ha trasmesso con enorme successo la serie House of Cards e creato la serie originale Orange is the new Black) fanno concorrenza alla pay-TV e agli operatori del cavo, ma le stesse aziende come Netflix o Amazon che hanno rivoluzionato il mercato della TV potrebbero ritrovarsi scalzate da nuovi entranti come Google, Apple e Facebook. Ancora una volta a danno dei broadcaster e della TV tradizionale”, si legge sulla testata americana.

Fare guerra a Netflix non sarà semplice per i suoi concorrenti. E’ un brand ormai consolidato, i contenuti sono degni delle nomination agli Emmys e pieni di star della TV e del cinema. Secondo gli analisti, Amazon e Hulu sono nella posizione migliore, per ora, per scalfire questo primato: Hulu, in particolare, con la serie The Handmaid’s Tale, basata su un romanzo di Margaret Atwood, ha raccolto un premio Emmy e si è fatta notare al grande pubblico come alternativa credibile a Netflix, benché lontana dai suoi numeri sia in termini di iscritti che di serie proposte.

Netflix guida il mercato anche dal punto di vista degli investimenti: ha preventivato una spesa 6 miliardi di dollari per i contenuti nel 2017. Amazon spenderà 4,5 miliardi, Hulu investirà 2,5 miliardi. Più ridotto il budget (stimato) di YouTube, pari a qualche centinaio di milioni di dollari, ma la piattaforma video di Google sta potenziando la programmazione originale su YouTube Red, la sua versione a pagamento (10 dollari al mese).

Nella corsa restano defilate, per ora, Apple e Facebook. La prima ha più volte annunciato di voler entrare nel mondo della TV ma ancora non ha definito la sua offerta; il suo progetto ha però uno stanziamento di 1 miliardo di dollari e alcuni ex top manager di Sony Pictures Television per guidarlo. Facebook muove i primi passi: sta sondando il terreno per offrire contenuti originali rivolti ai giovani, ma finora non sembra disposta a investimenti importanti, elemento che tiene lontani i grandi produttori del cinema e della TV.

Tuttavia The Hollywood Reporter ha sottolineato in un recente articolo che non saranno i budget miliardari a fare la differenza. Per il successo delle offerte di video streaming conta di più la capacità di offrire contenuti di qualità e show in cui figurano le celebrità che attraggono il grande pubblico: non a caso sia Netflix che Amazon ora puntano meno sulla produzione originale e si organizzano come vere e proprie reti televisive che accolgono produzioni di terze parti. “Non è la quantità di serie e spettacoli ma la qualità di quanto viene proposto”, commentano gli osservatori americani. Cattturare il pubblico e la pubblicità è la carta vincente anche nella nuova TV.

Patrizia Licata, Cor. Com. (corrierecomunicazioni.it)

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