Unbelievable, la miniserie tv che racconta la vera storia di violenze rimaste inascoltate, arriva su Netflix il 13 settembre
Unbelievable è la nuova serie tv di Netflix basata su di una vera storia di violenze e sulla denuncia di una ragazza a cui nessuno ha creduto.Nel catalogo di Netflix, sotto il genere true crime, si possono trovare non solo documentari, come Conversations with a Killer: The Ted Bundy Tapes, The Staircase o Evil Genius, ma anche serie tv che riportano storie realmente accadute attraverso le interpretazioni di attori. Questo è il caso di Dirty John e della prossima attesa miniserie tv Unbelievable, ideata, prodotta, sceneggiata ed in parte diretta da Susannah Grant, già sceneggiatrice di film quali Erin Brockovich – Forte come la verità e 28 giorni.Questa volta Susannah Grant, affiancata alla scrittura da Michael Chabon e Ayelet Waldman, segue fatti realmente accaduti e prende ispirazione da due fonti: l’articolo vincitore del premio Pulitzer “An Unbelievable Story of Rape” scritto da T. Christian Miller e Ken Armstrong, e quanto poi riportato nell’episodio “Anatomy of Doubt” della trasmissione radiofonica This American Life.Unbelievable racconterà una scia di violenze sessuali che si sono verificate in diversi territori degli Stati Uniti, a grande distanza tra loro, rendendo difficile in un primo momento la comprensione della presenza di uno stupratore seriale: tutti i casi infatti presentavano un identico modus operandi nei confronti di donne sole e vulnerabili. La serie partirà dalla testimonianza di una delle vittime, Marie Adler (Kaitlyn Dever) la quale nonostante il resoconto di quanto avvenuto non viene creduta dalla polizia. Saranno le due investigatrici Grace Rasmussen (Toni Collette) e Karen Duvall (Merritt Wever) a prendere seriamente in esame i fatti e iniziare un’indagine complessiva che potrebbe riabilitare la posizione di Marie Adler, evitare ulteriori vittime e trovare il responsabile.La serie tv sarà distribuita da Netflix a partire dal 13 settembre e sarà composta da 8 episodi, senza alcun seguito, in quanto concepita per essere una “limited series” su questo incredibile fatto di cronaca.
Niccolò Sandroni, ilgiornale.it