Christopher Nolan ha sottolineato ancora una volta il fatto di non aver voluto nessuna scena del suo attesissimo Oppenheimer – il film in arrivo sul fisico americano a cui si deve l’invenzione della bomba atomica – girata in CGI. Perfino le immagini che riproducono l’esplosione della bomba sono state tutte realizzate con effetti speciali fisici, non digitali.
Il regista britannico lo ha recentemente dichiarato a Steve Weintraub del magazine statunitense Collider. “Ho creato molte esplosioni in molti film diversi, ma c’è qualcosa di davvero unico e particolare nello stare fuori in un deserto nel cuore della notte con un grande cast, realizzando dal vivo delle enormi esplosioni”, ha spiegato Nolan durante l’intervista a Collider. “Ricordare come hanno lavorato i professionisti della squadra di lavoro a quelle esplosioni su scala è fantastico. Sapevano che avrebbero potuto dare fuoco all’intero ambiente intorno, ma è stato incredibile lavorare con quel tipo di tensione addosso”, aggiunge il regista inglese.
La pellicola racconta la figura storica di Robert Oppenheimer, il fisico statunitense che è considerato il padre della bomba atomica (anche se la madre, diciamocelo, è tutta italiana: parliamo del fisico romano Enrico Fermi…). Il film uscirà nelle sale italiane il 23 agosto 2023 (mentre negli Stati Uniti debutterà al cinema il 21 luglio).
L’obiettivo di Nolan era quello di riuscire a conferire un senso di realismo profondo, trasmettendo quel senso anche a livello emotivo al cast, alla troupe, a se stesso e, di conseguenza, traslandolo anche al pubblico. Nel film Oppenheimer ci saranno scene sia a colori sia in bianco e nero. Sempre parlando con Collider, il cineasta britannico ha spiegato in questa maniera la sua scelta “bicolore”: “Sapevo di avere due linee temporali su cui lavorare. La parte a colori racconta l’esperienza soggettiva di Oppenheimer, mentre la parte in bianco e nero riguarda una sequenza temporale, e si tratta di una visione più oggettiva della storia”.
IL FILM OPPENHEIMER È STATO PARAGONATO DA NOLAN A UN HORROR
Christopher Nolan non solo è il regista ma anche lo sceneggiatore dell’attesissima pellicola che racconta la storia del fisico statunitense J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy), seguito mentre crea la bomba atomica nell’ambito del progetto Manhattan. Durante una recente intervista rilasciata al magazine Wired, il filmmaker ha detto che le reazioni di alcuni spettatori sono state molto forti. Ha raccontato che tante persone, dopo la visione, se ne vanno “devastate” e “non riescono a parlare”. “È una specie di film dell’orrore”, ha detto Nolan della sua opera, mettendo in guardia i suoi potenziali spettatori per avvertirli del fatto che il suo film potrebbe distruggerli emotivamente. I primi spettatori hanno mostrato una reazione davvero viscerale. “Alcune persone lasciano il film assolutamente devastate”, ha affermato a proposito delle prime proiezioni. “Non possono parlare. Voglio dire, c’è un elemento di paura che è presente nella storia e nelle basi. Ma l’amore per i personaggi, l’amore per le relazioni, è più forte che mai”, ha aggiunto il regista e sceneggiatore della pellicola. “È un’esperienza intensa, perché è una storia intensa. L’ho mostrato di recente a un regista che ha detto che è una specie di film dell’orrore. Non sono in disaccordo”, sottolinea Christopher Nolan.
“La storia di Oppenheimer è tutta fatta di domande impossibili”, ha aggiunto Nolan parlando con Wired. “Dilemmi etici impossibili, paradossi. Non ci sono risposte facili nella storia di Robert Oppenheimer. Ci sono solo domande difficili, ed è questo che rende la storia così avvincente. Penso che siamo stati in grado di trovare molte cose su cui essere ottimisti nel film, sinceramente, ma c’è questa sorta di domanda più importante che incombe su di esso. Sembrava essenziale che alla fine ci fossero delle domande che lasceresti tintinnare nel cervello delle persone e stimolare la discussione”.
OPPENHEIMER, written and directed by Christopher Nolan
COSA DICE DEL FILM UNO DEGLI AUTORI DEL LIBRO CHE È STATO ADATTATO DA NOLAN
Lo storico Kai Bird è colui che ha co-scritto la biografia del 2005 intitolata American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer, firmata assieme al collega Martin J. Sherwin. Questo libro è quello che sta alla base del film di Nolan, che ne è un adattamento cinematografico. “Al momento sono sbalordito e mi sto riprendendo emotivamente dopo averlo visto”, ha detto Kai Bird di recente. “Penso che sarà un risultato artistico sbalorditivo e spero che stimolerà effettivamente una conversazione nazionale, persino globale sui problemi di cui Oppenheimer voleva disperatamente parlare – su come vivere nell’era atomica, come vivere con la bomba e sul maccartismo: cosa significa essere un patriota e qual è il ruolo di uno scienziato in una società intrisa di tecnologia e scienza, per parlare di questioni pubbliche”, ha aggiunto Bird.
OPPENHEIMER, UNO DEI FILM PIÙ ATTESI DELL’ANNO
Il nuovo film di Nolan è uno dei più attesi dell’anno.
Oppenheimer è un film ben più lungo rispetto a quelli a cui ci ha abituato il regista della trilogia del Cavaliere Oscuro, Inception, Interstellar, Dunkirk e Tenet, giusto per citarne alcuni. Durerà infatti ben tre ore. Questa lunghezza notevole dipende dal fatto che c’è molta storia da raccontare, dato che parliamo di Robert Oppenheimer e del Progetto Manhattan, ossia il programma militare statunitense top secret con cui un team nutritissimo di fisici americani e scienziati profughi europei ha ideato nel deserto di Los Alamos il primo prototipo di bomba atomica, denominato Gadget. Il medesimo gruppo di studiosi è poi passato a costruire i primi due ordigni a uso bellico, chiamati Little Boy e Fat Man, rispettivamente sganciati su Hiroshima e Nagasaki nell’agosto del 1945.
UN CAST A DIR POCO STELLARE
Per un progetto di così imponente portata, non poteva che esserci un cast stellare.
Il protagonista è l’attore irlandese Cillian Murphy, affiancato da Emily Blunt, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Gary Oldman, Alden Ehrenheich, Rami Malek, Kenneth Branagh e Josh Hartnett, tra gli altri. Emily Blunt interpreta il ruolo della biologa Katherine “Kitty” Oppenheimer, moglie del fisico; Robert Downey Jr. è il commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica Lewis Strauss; poi c’è Matt Damon, nel ruolo del generale Leslie Groves Jr.; Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock.
“Ogni giorno, arrivavano questi attori fenomenali, che sono i miei eroi. Ogni giorno, dovevi alzare il livello per lavorare con queste leggende. Tutti erano così incredibilmente ben preparati. Ogni singolo attore, non importava la dimensione del loro ruolo o l’importanza del loro personaggio nella storia, ognuno di loro aveva questa enorme profondità di conoscenza alla quale poteva attingere”, ha dichiarato il regista e sceneggiatore Nolan.
L’ATTORE CILLIAN MURPHY È QUI NEL RUOLO DELLA VITA
Cillian Murphy, dal canto suo, ha dichiarato al quotidiano inglese The Guardian quanto segue: “Mi sono preparato facendo un sacco di letture. Sono interessato all’uomo e a ciò che inventare la bomba atomica fa all’individuo. I meccanismi non fanno proprio per me – non ho la capacità intellettuale per capirli, ma questi personaggi contraddittori sono affascinanti”.
Anche le comparse in questo caso sono eccezionali: Nolan ha voluto scienziati veri. “Ci trovavamo nella vera Los Alamos e abbiamo impiegato molti veri scienziati come comparse”, ha dichiarato Christopher Nolan in una recente intervista rilasciata a Entertainment Weekly. Un espediente usato sul set per rafforzare l’autenticità della narrazione cinematografica. “Avevamo bisogno di un gruppo di comparse che reagisse, e improvvisasse, e stavamo ricevendo una sorta di discorsi spontanei, molto eruditi. È stato molto divertente ascoltarli”. Nolan ha proseguito: “Capita di stare su set nei quali sei circondato da molte comparse e loro più o meno pensano al pranzo. Queste comparse stavano pensando alle implicazioni geopolitiche delle armi nucleari e ne sapevano molto al riguardo. In realtà è stato un grande promemoria ogni giorno, del tipo: dobbiamo essere concentrati, dobbiamo essere fedeli alla storia e conoscere davvero ciò che stiamo facendo”.