Intervistata da Denise Negri, la star spagnola, candidata come miglior attrice protagonista per “L’immensità” ha parlato del suo amore per il lungometraggio di Emanuele Crialese e di quanto i film siano importanti per la sua vita.
Penelope Cruz, candidata alla 68.ma edizione dei David di Donatello 2023 come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione in L’immensità di Emanuele Crialese è stata intervistata da Denise Negri, prima dell’inizio della cerimonia. Ecco cosa ci ha raccontato.
Penelope, cosa provi a essere candidata per un film così importante come L’Immensita?
Per me è incredibile aver ottenuto questa nomination. Ho amato moltissimo il film sin da quando ho letto la sceneggiatura. Era diventata un’ossessione per me. E’ bello essere candidata per me che sono spagnola in un film italiano e recitare in italiano. Mi sento molto fortunata. Non sono qui per vincere, ma per dire grazie. Gli italiani mi fanno sentire a casa.
Qual è il tuo rapporto con il cinema italiano?
Dalla prima pellicola che ho interpretato nel 1993 che si intitolava La ribelle, per la regia di Aurelio Grimali, a L’immensità, passando per le opere di Sergio Castellitto e Giovani Veronesi, spero di poter continuare a lavorare in Italia. Amo il vostro Paese.
Per te che cos’è il cinema, che è una lingua universale?
Il cinema mi ha dato una vita. Mi fa imparare delle cose nuove. E’ una scuola continua. Anche quando avrò novant’anni diro la stessa cosa e avrò sempre qualcosa da imparare dai film. Il cinema è sempre stato il mio sogno ed è bellissimo che posso vivere di questo lavoro. E’ un grande privilegio.