Salone del Libro di Torino: Dario Ballantini presenterà il suo nuovo videoclip

Salone del Libro di Torino: Dario Ballantini presenterà il suo nuovo videoclip

Musica: Sabato 12 maggio alle ore 12:00 l’attore e regista Dario Ballantini testimonial del MEI 2018 al Salone del Libro di Torino presenta il suo videoclip “In Cammino” dei Piccoli Animali Senza Espressione

Il MEI – Meeting delle Etichette Indipenenti 2018 di Fine Settembre a Faenza, è la più’ grande kermesse della musica indipendente emergente italiana e la più’ grande piattaforma di scouting italiana che ha visto esibirsi nelle ultime edizioni artisti ora affermati come Ghali, i Maneskin, Canova, Mirkoeilcane, solo per citarne alcuni, ed ha premiato come artisti indipendenti dell’anno artisti come Motta, Calcutta e Brunori sas, per citare gli ultimi.

Il MEI 2018 si terra’ a Faenza in Romagna dal 28 al 30 settembre con una grande Notte Bianca sabato 29 settembre. Insieme ai Piccoli Animali Senza Espressione con il regista e trasformista e attore e inviato speciale di Striscia la Notizia, Dario Ballantini per la presentazione ufficiale del videoclip di In cammino per la regia di Dario Ballantini e mini live acustico dei Piccoli Animali Senza Espressione. Dario Ballantini, infatti, artista e trasformista di Striscia la notizia, è il regista del nuovo video dei Piccoli Animali Senza Espressione: “In cammino”, tratto dall’album Sveglio Fantasma. Spiega Ballantini: «Non voglio sapere cosa esattamente mi abbia spinto ad aderire alla poetica dei Piccoli Animali Senza Espressione. Credo che, a grandi linee, sia stata la sensazione di artisticità che permea il loro lavoro. Dato che l’arte, per come la intendo e pratico io, appartiene a qualcosa di inspiegabile, inafferrabile, misterioso ed ahimè oscuro, credo che le loro canzoni si possano fondere esattamente con la mia pittura ed il mio mondo visivo. Per oscuro intendo riferirmi al fatto che, in qualche modo, l’arte gioca o va a pescare nell’eventuale aldilà, di cui tutti temiamo l’inesistenza eppure siamo altrettanto convinti che ci sia, che il continuo gioco tra percorsi di vita, sincronismi e riflessioni profonde non sia altro che un dialogare con un’altra dimensione che ci guida. In questo spazio vive la mia pittura: l’uomo al centro del mistero da svelare o da lasciare un po’ velato, trasparente come certe figure dei miei quadri che si fondono in più dimensioni. La musica e le parole dei P.A.S.E. aiutano ad avvicinarsi all’arte perché ti fanno percepire che quel qualcosa, che tangibilmente sembra non esistere, in realtà quando lo si fa emergere, è molto più presente e permeante del materiale».

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