CLAUDIO BISIO E FRANK MATANO: «UNA SERIE PER PRENDERE IN GIRO LA TV»

CLAUDIO BISIO E FRANK MATANO:  «UNA SERIE PER PRENDERE IN GIRO LA TV»

In autunno su Sky «The Comedians». «Tra noi due funziona perché non abbiamo uno schema fisso, in cui Claudio è l’anziano noioso e Frank il giovane trasgressivo»

Claudio Bisio e Frank Matano. Una nuova strana coppia. Uno figlio di quella sinistra artistica che dai teatri è arrivata in televisione passando per un cinema a volte molto impegnato, altre molto meno. L’altro figlio di questi tempi liquidi in cui posti video di scherzi telefonici su YouTube e diventi un fenomeno. Uno che ha fatto tutta la gavetta e l’altro subito famoso. Uno che ha 60 anni e l’altro che arriva solo a 27. Da due anni fanno quasi coppia di fatto: insieme in Ma che bella sorpresa (regia di Genovesi), insieme come giudici di Italia’s Got Talent, ora insieme per The Comedians, la nuova serie di Sky in arrivo in autunno.

È una storia sospesa tra realtà e finzione sul dietro le quinte di un fantomatico Claudio & Frank Show, spettacolo comico dal vivo che i due protagonisti, legati da un’amicizia lunga e divisi da caratteri diversi, dovranno mettere in piedi. Una metaserie sulla tv girata in una vera tv (il quartier generale di Sky, sia negli studi, sia negli uffici), dove appaiano anche volti noti come Fabio Caressa e Carlo Cracco. Un riferimento può essere 30 Rock — una presa in giro del mondo televisivo che racconta il dietro le quinte di uno spettacolo comico dal vivo — ma con l’innesto del mockumentary, la tecnica del falso documentario con gli attori che sanno di essere ripresi, che parlano e si confidano con le telecamere. Anche il set è un misto tra realtà e finzione, un cortocircuito dove non si capisce dove finisce una e inizia l’altra. Nella fiction Bisio e Matano si impossessano dello studio di Alessandro Cattelan («avrebbe potuto essere una serata fantastica, ma poi siamo arrivati noi»).

The Comedians è l’adattamento della versione americana con Billy Crystal e Josh Gad, a sua volta tratta dalla serie originale svedese Ulveson And Herngren: «A differenza di quella americana qui noi interpretiamo noi stessi — spiegano in coro —, mentre quella svedese è molto realistica e un po’ lenta: bella, ma diciamo pure troppo svedese. Abbiamo preso il meglio delle due e innestato cose nuove, adatte alle nostre corde e alla nostra comicità. C’è una bella sceneggiatura su cui improvvisare: le battute in fondo sono enigmi, rompicapi di cui bisogna trovare la chiave giusta». Ancora sul cortocircuito televisivo: «Interpreto me stesso, ma fingendo — ride Bisio —. Sono fedele a me e al copione, sono vero e sono finto. Arrivo in jeans e me li fanno togliere. E mi danno altri jeans da indossare sul set». Entrambi danno la stessa lettura su quale sia il segreto della loro alchimia: «Tra noi funziona perché non abbiamo uno schema fisso, in cui Claudio è l’anziano noioso e Frank il giovane trasgressivo. Se fosse sempre così sarebbe ripetitivo e poco sorprendente. La nostra forza è non avere gabbie predefinite, è molto più spiazzante non avere ruoli sempre uguali». The Comedians, una produzione originale di Sky realizzata da Dry, diretta da Luca Lucini è pensata in 10 episodi che seguono la costruzione progressiva del Claudio & Frank Show, dal concepimento al casting, dalla produzione alle prove, e Claudio e Frank dovranno lottare contro lo scorrere del tempo, le ingerenze della rete, l’incapacità dei collaboratori e soprattutto contro le loro debolezze e difetti.

Cosa ci trova Bisio in Matano? «Amo Frank, lo stimo tantissimo, è molto più maturo della sua età. Ha una grande curiosità, che esercita in tutte le cose che vede, sa essere leggero ma anche riflessivo». E Matano in Bisio? «Parliamo la stessa lingua: lui è più grande dei miei genitori, ma mi fa capire che il tempo non esiste, che non conta l’età anagrafica. Riesce ad abbattere gli anni di differenza che ci sono tra di noi e non li fa mai pesare. Siamo simili pur venendo da background completamente diversi». Accettano di sdraiarsi sul lettino dello psicanalista improvvisato. Incubo ricorrente? Matano: «Sogno spesso di perdere i denti, una sensazione bruttissima che mi fa svegliare di colpo». Bisio: «Di bucare l’entrata in scena in teatro: sono lì, dietro le quinte, aspetto il mio momento e poi, niente, perdo l’attimo».

Renato Franco, Il Corriere della Sera

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