La nuova edizione di Italia’s Got Talent vede il ritorno di Bisio, sale Matano, shop Zilli e Littizzetto come giudici, pilule Lodovica Comello come conduttrice al posto della Incontrada e Rocco Tanica e Lucilla Agosti al timone di una striscia quotidiana. Ecco le novità
Lodovica Comello come presentatrice, una striscia quotidiana condotta da Rocco Tanica e Lucilla Agosti e la promessa strappata ai giudici di essere più «cattivi». Sono queste le novità della nuova edizione di Italia’s Got Talent, al via mercoledì 16 marzo per la prima volta in chiaro su Tv8, il nuovo acquisto di casa Sky.
Quasi 4mila performer in otto puntate di Audizioni, registrate a Milano, Vicenza e Catanzaro, per Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Frank Matano e Nina Zilli, forse la giuria catodica più in armonia di sempre. Ma quest’anno si cambia musica. «Stavolta ho deciso di ricordarmi dall’inzio che si tratta una gara, anche perché dire ‘no’ dopo è più dura», inizia la Zilli, la più esigente dei quattro. «Non tutti possono arrivare in finale. E poi quante porte in faccia abbiamo preso anche noi..», continua la cantante in cerca dell’assenso dei colleghi.
«Illudere le persone ha comunque un suo perchè», scherza Matano, che nella passata edizione ha dato prova di grande freschezza, soprattutto come spalla perfetta del compagnone Bisio. Eppure anche lui, a giudicare dai primi rvm trasmessi, non ci è certo andato leggero: «Dio sceglie a chi dare un dono, e a te non l’ha dato», ha tuonato a un concorrente sul finale della performance. Per il resto Bisio rimane il mattatore di sempre, mentre la Littizzetto, influenzata come lo scorso anno, ha saltato la conferenza limitandosi a un brevissimo intervento telefonico.
Le novità più ghiotte, tuttavia, non riguardano i giudici, bensì il cambio della guardia alla conduzione, con la star di Violetta Lodovica Comello al posto di Vanessa Incontrada, e la promozione di Tanica e della Agosti con una striscia quotidiana dedicata al programma, sempre in onda su Tv8 nella fascia preserale. Si inizia mercoledì 16 marzo alle 21.15 e chissà che i giudici non mantengano la promessa e diventino davvero un po’ più «cattivelli».
Vanity Fair