La puntata di Domenica In da Sanremo è stata tutt’altro che semplice. La padrona di casa, Mara Venier, non solo ha dovuto fare i conti con un calo di voce non facile da gestire, ma anche sulle tante defezioni dei cantanti in gara. Al cospetto di “zia Mara” non si è presentato Ultimo, che dopo la delusione provocata dal secondo posto è tornato a Milano (disertando anche la tradizionale copertina di Tv Sorrisi e Canzoni). Ma anche i ragazzi de Il Volo, già impegnati in un concerto a Berlino, e Arisa, colpita da una brutta febbre. Non si è vista neppure Loredana Bertè, anche lei indispettita dal quarto posto senza neanche un premio di consolazione, e per solidarietà alla collega non si sono presentati neppure i suoi compagni di etichetta Paola Turci e Irama, oltre a Daniele Silvestri e Francesco Renga. Una débacle così non si era mai vista.
Chi c’era, e forse si è pentito, è stato il rapper Shade, diciottesimo classificato in coppia con Federica Carta. “Noi ci siamo presentati e ci hanno fatto esibire con due ore di ritardo, sbagliando il mio nome e senza chiederci nulla sul nostro progetto ma solo facendo gossip. Però poi è maleducato chi non si presenta…”, ha scritto su Instagram l’interprete di Senza farlo apposta. Per poi rispondere alla domanda che sottolineava la pronuncia sbagliata del suo nome da parte della padrona di casa: “Ho elegantemente glissato poiché ci sono state già abbastanza polemiche e problemi tecnici, quindi non mi pareva il caso! Poi la Venier è un nome storico della tv italiana… Può succedere di sbagliare. Sempre meglio di Sheid, no?”.
Sempre su Instagram, rispondendo ai suoi fan, Shade ha mostrato un po’ di dispiacere per il 18esimo posto finale. Ecco il suo bilancio finale di Sanremo: “Non abbiamo mai puntato alla vittoria ma onestamente pensavamo di meritare qualche posizione in più, per televoto (terzi), classifiche di vendita (terzi) e video (primi). La stampa però ha ribaltato il giudizio come Alessandro Borghese”, ha ironizzato, facendo riferimento ai voti dei giornalisti che l’hanno sbattuti per tutte le serate nelle ultime posizioni. “Penso che a questo punto dovrebbero togliere il televoto e lasciar votare solo la giuria di ‘esperti’ e giornalisti […] Io gioco per la classifica vera, Sanremo è come il pallone d’oro: non conta quanti gol fai e quanti trofei vinci, decidono i giornalisti […] Ci dispiace che il televoto non sia contato praticamente nulla, se potessi vi rimborserei io tutti quanti. Ma ci avete votato così in tanti che non basterebbe i soldi, dimostriamogli che si sono sbagliati”. E ancora, sugli insulti ricevuti da Il Volo in sala stampa: “Vedere la sala stampa esultare urlando ‘siete delle me**e’ al loro terzo posto mi ha fatto rimanere malissimo. Alcuni giornalisti non fanno i giornalisti ma gli ultras. Dovrebbero portare rispetto, che piaccia o meno la canzone di un gruppo”.
Giulio Pasqui, Ilfattoquotidiano.it