Grammy Awards, è ‘black power’: Childish Gambino fa il pieno ma Lady Gaga lo tallona

Grammy Awards, è ‘black power’: Childish Gambino fa il pieno ma Lady Gaga lo tallona

Ieri sera, allo Staples Center di Los Angeles, si è svolta la 61esima edizione dei Grammy Awards, i premi massimi della musica, che ha visto esibirsi Mark Ronson, Travis Scott, Dua Lipa con St. Vincent, Ricky Martin, Miley Cyrus, Katy Perry, Jennifer Lopez e altri. Ma i veri protagonisti, quest’anno, sono stati due: le donne e l’hip hop

Se lo scorso anno sul grande schermo gli attori neri hanno fatto faville, nella musica si è verificato lo stesso. Ieri sera, allo Staples Center di Los Angeles dove si è svolta la 61esima edizione dei Grammy Awards, gli ‘Oscar’ musicali, il colore sul palco è stato quello dell’hip hop, con buona pace di chi dice che i cantautori sono morti. Perché sì, oggi chi canta dei più deboli, chi dal ghetto ci è uscito da poco ma non dimentica, sono i rapper. Come vuole la tradizione di un genere che è nato per parlare di vite difficili, e di un popolo, quelo afroamericano, ancora in lotta. Lasciando perdere chi racconta ancora solamente di donne, droga e soldi, è questo lo ‘storytelling’ dei nostri giorni e non solo negli Stati Uniti.Così ieri non è stata una sorpresa vedere sul palco il trionfo di Childish Gambino, uno degli artisti rap più interessanti degli ultimi anni insieme a Kendrick Lamar, che con il brano This Is America – corredato da uno sconvolgente video anch’esso premiato – ha vinto uno dei premi massimi, quello per la migliore canzone, e il ‘ritorno’ di un nome giù molto noto, Drake, che con God’s Plan è stato premiato per il miglior pezzo rap.L’altra faccia della medaglia, e in tempi di #MeToo suona come una piccola rivincita, è stata la grande ondata di protagoniste donne che è calata sui Grammy come uno tsunami, con Lady Gaga – protagonista con Mark Ronson di un’infuocata esibizione di Shallow, Dua Lipa, Cardi B e Kacey Musgraves a conquistare i trofei più ambiti, la prima per la miglior performance in duetto nel brano Shallow, dal film A Star is Born, insieme a Bradley Cooper, le altre nelle categorie Miglior nuova artista, Miglior album rap con Invasion of Privacy e Miglior album country. Musgraves, da noi sconosciuta – più che altro per il genere, il country – ha avuto il merito di battere uno di grandi favoriti, la colonna sonora di Black Panther con, tra gli altri, Kendrick Lamar, ma anche Dirty Computer della cantautrice e attrice Janelle Monáe, Beerbongs & Bentleys di Post Malone, Scorpion di Drake e Invasion of Privacy di Cardi B. Shaggy, invece, è statp premiato nella categoria Best Reggae Album per 44/876, realizzato insieme a Sting.Dua Lipa, cantautrice e modella inglesi di origini albanesi-kosovare, ha ottenuto un altro primato: entrare nella storia come prima donna ad aggiudicarsi il premio nella categoria album rap, territorio solitamente dominato dagli uomini. Il trofeo per il Miglior album R&B, invece, è andato a H.E.R. per l’album dal titolo eponimo. Ma c’è un’altra donna, anni luce distante dallo scintillante mondo da questi Grammy, a essere premiata: Laurie Anderson con il Kronos Quartet hanno ricevuto il premio nella categoria Best Chamber Music/Small Ensemble Performance. E c’è un altro duo, i francesi Justice, che qui sembrano fuori posto: però, con Woman Worldwide, acciuffano la statuetta per il Best Dance/Electronic Album.Sommersa dagli applausi (ad un certo punto è stata costretta a interrompersi), l’ex First Lady Michelle Obama, che continua ad essere una figura molto amata negli Stati Uniti e non solo, è salita sul palco con Jennifer Lopez, Lady Gaga, Jada Pinkett Smith e la conduttrice Alicia Keys, raccontando di come la musica l’abbia sempre aiutata a diffondere il suo messaggio e le sue idee e di quanto aiuti, quotidianamente, le persone a condividere “la loro dignità, la loro tristezza, le loro speranze e le loro gioie”. “Ci permette di ascoltarci l’un l’altro: la musica dimostra che tutto conta. Ogni storia in ogni voce, ogni nota in ogni canzone”.Durante la cerimonia non sono mancate le esibizioni: come quella del team Post Malone-Red Hot Chili Peppers, con il rapper in apertura con due brani per poi unirsi alla band di Anthony Kiedis, quella Jennifer Lopez, Smokey Robinson e Ne-Yo che hanno reso omaggio ai sessant’anni della Motown, storica etichetta r&b, soul e hip hop di Detroit o Diana Ross che canta The Best Years of My Life e Reach Out and Touch (Somebody’s Hand), senza dimenticare il duetto tra St. Vincent e Dua Lipa su Masseduction, un concentrato di arte, estetica e sensualità. Anche Travis Scott, attesissimo ai Grammy, si è esibito con un’altra star dell’elettronica ‘calda’, con i bassi pieni e l’anima soul, James Blake mentre Alicia Keys ha omaggiato Janis Joplin, Roberta Flack, Nat King Cole e altri. Non ultimi, Shawn Mendes con Miley Cyrus e Camila Cabello, J Balvin, Ricky Martin, Arturo Sandoval e Young Thug che hanno aperto la serata.Toccante, il ricordo di Chris Cornell, voce di Soundgarden e Audioslave, cui è stato assegnato postumo il premio nella categoria Best Rock Performance per When Bad Does Good: sul palco sono arrivati i due figli del cantante, che hanno fatto un breve discorso: “Non avremmo mai pensato di arrivare qui senza nostro padre: è stato un’icona rock e un bravo papà, è stato uno dei più grandi poeti della sua generazione e una delle migliori voci della sua epoca. Questo è per te, papà, ti amiamo così tanto”.I Grammy si sono chiusi, come consuetudine, con il ricordo degli artisti scomparsi nel 2018, con le immagini trasmesse su un grande schermo: Aretha Franklin, Charles Aznavour, Avicii – tra gli altri – mentre la voce di Aretha è stata ricordata da un team di artiste, Fantasia, Andra Day e Yolanda Adams, che hanno ricantato (You Make Me Feel Like) A Natural Woman. E così è andata: una cerimonia all’insegna delle donne e dell’orgoglio nero. Ma, sopra tutto, una festa dedicata alla musica.

I principali premi assegnati ai Grammy:
Album of the Year: Golden Hour – Kacey Musgraves
Record of the Year: This Is America, Childish Gambino
Best New Artist: Dua Lipa
Best Rap Album: Invasion of Privacy – Cardi B
Best R&B Album: H.E.R. – H.E.R.
Best Alternative Music Album: Beck – Colors
Best Rap Song: God’s Plan – Drake
Best Country Album: Golden Hour – Kacey Musgraves
Song of the Year: This Is America – scritta da Donald Glover & Ludwig Göransson (cantata da Childish Gambino)
Best Pop Duo/Group Performance: Shallow – Lady Gaga & Bradley Cooper

repubblica.it

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