FAZIO SOFFIA A SANREMO LA DIRETTA SPAZIALE CON LA CRISTOFORETTI

FAZIO SOFFIA A SANREMO LA DIRETTA SPAZIALE CON LA CRISTOFORETTI

download(di Giorgio Ponziano, patient Italia Oggi)  Nomadi, sovaldi sale Stadio, Fabrizio Moro, Enrico Ruggeri, Subsonica e Loredana Bertè: sono gli esclusi eccellenti del Festival di Sanremo griffato Carlo Conti per far posto ai personaggi dei talent, da Amici a X Factor, nel tentativo di guadagnare spazio sui social e tra i giovani. Il rischio è una macedonia senza zucchero e a salvare Sanremo potrebbero essere gli ospiti, insomma più show che festival. A proposito di ospiti, c’è stata la vendetta di Fabio Fazio, che dopo due edizioni da conduttore vedrà Sanremo in pantofole. Ha soffiato a Conti, che lo stava preparando da settimane, lo scoop del collegamento con l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti. Doveva essere uno dei momenti-clou del festival, invece Fazio ha anticipato e si è collegato (Che tempo che fa, Rai3) con l’astronauta che volteggiava nella cabina spaziale. Tra le curiosità del festival vi è il senatore Antonio Razzi in qualità di critico musicale per Radio 105. L’esponente di Forza Italia commenta le giornate di Sanremo alle 20,30 all’interno della trasmissione Benvenuti nella giungla, condotta da Gianluigi Paragone, Mara Maionchi e Ylenia. Dice: «Veramente, avrei voluto andare a cantare a Sanremo, ma non posso lasciare Palazzo Madama, così la canzone che ho inciso, Famme Cantà, sarà la sigla di apertura del mio intervento».
Giovanni Floris sta a Maurizio Crozza come Fabio Fazio sta a Luciana Littizzetto. In entrambi i casi il picco degli ascolti delle due trasmissioni si raggiunge nella parte riservata alla satira. Davvero strano che a Ballarò non abbiano pensato a sostituire degnamente Crozza. Anche perché senza questo traino Massimo Giannini è tallonato sempre più da vicino da Floris, appena l’1,8% di share li sta separando. DiMartedì può partire, grazie a Crozza, col 10% di share, che poi perde strada facendo. Anche Che tempo che fa può contare sul 18% che guadagna la Littizzetto e l’intero programma si posiziona così sul 12,5%.
Flavio Insinna ovvero le scommesse si pagano. Aveva detto che se Affari Tuoi avesse raggiunto i 7 milioni di telespettatori si sarebbe tinto i capelli di biondo e così è stato, gettando nel panico i fedelissimi del programma quando lo hanno visto incominciare la puntata con una chioma degna di Raffaella Carrà.
Oliviero Toscani a Radio 24 insulta i veneti, definendoli «tutti ubriaconi e alcolizzati». E aggiungendo: «Poveretti, non è colpa loro se nascono in Veneto. Basta sentire l’accento veneto: è da ubriachi, da alcolizzati, da ombreta, da vino». I veneti ringraziano.
Katia Ricciarelli difende i reality e risponde ai colleghi che vi hanno partecipato per poi criticarli: «Alla Fattoria», dice, «ho lavorato come un somaro e non sputo, come altri, sul fatto di avere partecipato a un reality». Chi di reality se ne intende è Simona Ventura, nuora di Mara Venier. Le due si stanno bisticciando. «Ci sono le brave persone e le blatte», ha detto la Ventura alle Invasioni barbariche. La Venier ha risposto: «Non credo parlasse di me, io comunque, alla mia età, amo circondarmi di persone sincere».
Antonio Ricci, ideatore di Striscia la notizia (Canale5), Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti hanno vinto contro la Rai. Il programma satirico aveva avanzato dubbi sulla regolarità di Affari Tuoi (Rai1) perché i pacchi di alto valore arriverebbero quasi sempre alla fine della trasmissione. La Rai aveva querelato ma la Corte d’appello di Roma ha stabilito che non c’è diffamazione e «la domanda risarcitoria deve essere totalmente rigettata». La Rai è stata condannata a pagare le spese processuali.
Francesco Cicchella tornerà su Rai2 come protagonista di Made in Sud. Il direttore di Rai2, Angelo Teodoli, alla fine ha sciolto le riserve e la nuova serie andrà in prima serata dal 3 marzo.
Nicola Sinisi, direttore di RadioRai, sceglie un locale nel centro di Bologna (la sua città) e invita 140 amici, fa le cose in grande per festeggiare il suo compleanno. A brindare con lui il direttore di Rai3, Andrea Vianello, Luca Carboni e Gianni Morandi. I calici si sono alzati anche per auspicare maggiore fortuna alle sorti di RadioRai, sempre più assediata e rosicchiata dalle radio private.
Sabrina Ferilli è tra quelli (pochi) contenti della partecipazione all’italo-albanese Agon Channel. Ha concluso tra le lacrime le puntate di Contratto, poi ha messo in onda i complimenti degli amici. Maurizio Costanzo: «È la più bella cinquantenne che io conosca». Mara Venier: «Se fossi un uomo ti sposerei». Maria De Filippi: «Ci sei sempre stata, come io penso ci sarò sempre per te. Ti vorrò sempre bene e quindi ti stimo». Amen.
Belen Rodriquez meglio a Tù sì que vales (Canale5) che sul grande schermo. Il suo ultimo film, nelle sale in questi giorni, Non c’è 2 senza te, sta arrancando, il primo giorno di programmazione l’incasso è stato di appena 69 mila euro. Va meglio a sua sorella minore, Cecilia, sbarcata all’Isola dei famosi con notevole successo di audience. Due Rodriquez al prezzo di una?
Enrico Brignano, orfano della tv (l’ultimo programma è stato all’inizio dello scorso anno, Il meglio d’Italia, su Rai1) si consola col teatro e fa outing anti-tv. Dice: «La Rai perde quotidianamente spettatori, ma non solo la Rai, anche Canale 5, e quindi la tv in qualche modo viene vista sempre meno, è fatta solo per chi ha una gamba rotta e deve stare in poltrona». Poi si leva un sassolino dalla scarpa sul critico tv del Corriere della Sera, Aldo Grasso: «Grasso fa la sua vita mesta a cui non sta bene niente, è costretto a vedere i programmi tv, io invece molto spesso non vedo la tv e quindi sono molto più libero di lui che sta a casa a vedere la tv che non gli piace».
Cristina Parodi (La vita in diretta, Rai1) fa buon viso a cattiva sorte. In studio c’è Moreno Donadoni, pupillo di Maria De Filippi e concorrente a Sanremo. Durante l’intervista Donadoni sbotta: «Benedetta, sei bellissima», scambiando la conduttrice per la sorella. «Va bene», si riprende Cristina Parodi dalla sorpresa, «mi hai ringiovanito di qualche anno». E lui: «Gallina vecchia fa buon brodo». A questo punto va la pubblicità.

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