“Severance – Scissione” torna su Apple TV+: la seconda stagione debutta il 17 gennaio

“Severance – Scissione” torna su Apple TV+: la seconda stagione debutta il 17 gennaio

La serie cult “Severance”, conosciuta in Italia come “Scissione”, farà il suo ritorno su Apple TV+ il 17 gennaio 2025, con la tanto attesa seconda stagione. Sono trascorsi tre anni dal debutto della prima stagione, che ha conquistato pubblico e critica con il suo mix di mistero, originalità e riflessione sul rapporto tra vita personale e lavorativa.

La trama: tra enigmi e dualità

Ambientata nella misteriosa corporation Lumon, la serie segue Mark (interpretato da Adam Scott) e i suoi colleghi, che hanno scelto volontariamente di separare le loro coscienze in due entità distinte:

  • Il sé lavorativo, gli “innies”, confinato in una routine priva di significato e ignaro del mondo esterno.
  • Il sé personale, gli “outies”, che non ricorda nulla del tempo trascorso sul lavoro.

Questo esperimento psicologico genera dinamiche inquietanti, esplorate in una narrazione avvincente e visivamente originale.

Ben Stiller: “Abbiamo già una fine in mente”

In un’intervista al New York Times, il regista e produttore della serie Ben Stiller ha anticipato che la squadra creativa ha già delineato il percorso completo della serie, inclusa la sua conclusione:
“Abbiamo la fine, sappiamo esattamente quante stagioni faremo, anche se non lo rivelerò. Per me, la serie è sempre stata incentrata su Mark e sul suo viaggio, sia all’interno che all’esterno della Lumon.”

Stiller ha anche sottolineato come la seconda stagione esplorerà territori più audaci e surreali, rimanendo fedele alla premessa di fondo:
“Queste persone sono in un posto di lavoro, svolgono un lavoro che non capiscono e non sanno chi sono o perché sono lì. Questo è sempre stato il cuore della serie.”

Il successo della prima stagione

“Severance” ha ricevuto ampi consensi per il suo approccio innovativo e il modo in cui affronta temi universali come l’identità, il controllo e l’alienazione lavorativa. La serie è stata paragonata a commedie sull’ambiente lavorativo come “The Office” e “Parks and Recreation”, ma con un tocco più oscuro e filosofico.

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