Cesare Cremonini, attraverso un post intimo su Instagram, condivide un momento delicato della sua vita pubblicando una foto del 2016 in cui pesava 100 kg. Rivela di essersi sentito distrutto durante la creazione dell’album “Nessuno vuole essere Robin” e di aver annullato i suoi sentimenti nei confronti degli altri per immergersi in una connessione ossessiva con il mondo esterno.
Il cantautore bolognese, ora 43enne, sottolinea la trasformazione non solo fisica ma anche emotiva avvenuta nel corso degli anni. Nella sua confessione, Cremonini ammette di essere stato influenzato dalle emozioni di persone sconosciute, dalle notizie in televisione e dalle immagini sui social media. Questa immersione totale lo ha portato a pesare sulle sue relazioni personali.
Il periodo difficile che stava affrontando emerge ancora di più quando rivela di aver rischiato la vita per la canzone “Nessuno vuole essere Robin”. Racconta di sintomi crescenti, tra cui la sensazione di avere dentro di sé una figura estranea, descritta come un “mostro” con braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi della schizofrenia, percepita come un’allucinazione interna, sottolinea la gravità del suo stato mentale.
Cremonini affronta il suo demone attraverso una combinazione di cure farmacologiche leggere, camminate lunghe e una ribellione all’eccesso di attenzione alle emozioni. La sua vittoria contro il “mostro” emerge quando afferma di non vederlo più, anche se talvolta ne percepisce ancora la presenza. La sua resilienza è simboleggiata dal ritorno alla normalità, rappresentato dalla camminata su una collina o in montagna.
Il cantautore conclude il suo racconto con un aneddoto, in cui lo psichiatra gli consiglia di lasciar parlare i mostri quando li sente borbottare. Questa affermazione indica una sorta di accettazione e gestione consapevole delle sfide mentali che Cremonini ha affrontato nel corso del tempo.