Grey’s Anatomy avrà una nuova stagione. E siamo a 19

Grey’s Anatomy avrà una nuova stagione. E siamo a 19

Il (lieto?) fine di Grey’s Anatomy è per il momento rimandato. A dispetto di quanto sperava la protagonista Ellen Pompeo, la serie avrà una stagione 19 (mentre la precedente è disponibile su Disney+). In rete già si ironizza: il medical drama terminerà quando avrà fatto fuori tutto lo staff medico. In effetti, nel corso dei decenni sono morti più dottori che pazienti: il gusto per il dramma – con un pizzico di sadismo – della creatrice Shonda Rhimes (oggi mamma di Bridgerton) non raggiunge certo le vette di George R.R. Martin de Il trono di spade, ma di sicuro ha un buon piazzamento nella storia delle disgrazie TV.

Se l’interprete di Meredith vuole farla finita con il ruolo che le ha regalato la celebrità deve proprio chiedere che il personaggio esca di scena per sempre. Non però come il povero Dottor Stranamore (al secolo Patrick Dempsey), che è morto con fine ingloriosa e piuttosto ingiusta, in un incidente stradale ma soprattutto assistito da medici incompetenti. Peggio di così è andata forse solo al signor Leary, padre del protagonista di Dawson’s Creek che si è distratto alla guida per raccogliere un cono gelato dal tappetino dell’auto e adios!

Niente da fare: dopo la – poco stimolante – stagione 17, che ha visto la brillante Grey in coma per la maggior parte del tempo causa Covid-19, la produzione sembra raddoppiarne gli sforzi, e non solo con il nuovo laboratorio all’avanguardia per trovare la cura dell’Alzheimer. Contesa, come sempre, da più spasimanti, non si sa bene se cederà alle lusinghe del chirurgo Nick Marsh (Scott Speedman, amatissimo dai tempi di Felicity) o tornerà a flirtare con il capo di pediatria Cormac Hayes (Richard Flood). Dopo ordigni esplosivi nello stomaco – prontamente estratti dalla guest star Christina Ricci – e schianti vari di aerei, ci si chiede cosa mai possa mostrare in termini di calamità naturali uno degli ospedali televisivi con maggior numero di malattie rare e incidenti acrobatici. 

Come produttrice esecutivo, toccherà ancora una volta anche a Ellen Pompeo tirar fuori qualche altro coniglio dal cilindro, riesumare vecchie glorie e fare incetta di cameo illustri. Intanto per ora non si sa nulla in termini di trama ma di sicuro torneranno due dei membri storici del cast, la dottoressa Bailey (Chandra Wilson) e Richard (James Pickens Jr.).

La serie continua a trionfare al primo posto negli ascolti dei canali tradizionali americani, quindi la showrunner Krista Vernoff, che coordina anche lo spin-off Station 19, non ha intenzione di chiudere i battenti tanto presto. 

Ormai frasi come «sei la mia persona» (usate tra Meredith e Cristina) sono entrate nel gergo comune e intanto sono diventati riferimenti pop le «dichiarazioni d’amore sui post-it» (voti nuziali tra la Grey e Derek), mentre la stessa Ellen Pompeo ha preso parte ad uno dei video musicali con più alto tasso di star, Bad Blooddi Taylor Swift. Non è un segreto che la cantante abbia dato il nome del personaggio ad uno dei suoi gatti e resti una delle fan più sfegatate della serie.

Questo medical drama ha riscritto i canoni di genere contaminandolo con la soap e rendendo il progetto uno degli ibridi più riusciti del piccolo schermo. È sopravvissuto all’abbandono di molti membri del cast ed è riuscito a inventarsi gli escamotage più fantasiosi per giustificarne l’uscita di scena. Ha dribblato polemiche e accuse (le primissime, di omofobia nei confronti di T.R. Knight dopo il primo Golden Globe vinto, avevano causato il licenziamento di Isaiah Washington, uno dei medici più amati, il dottor Burke). In pratica ha inanellato una serie di record e missioni impossibili, ma ci si chiede quanto a lungo ancora riuscirà ad allungare la storia senza sfilacciarla troppo e quante combinazioni di lovestory tra gli stessi membri dello staff ospedaliero riuscirà a tirar fuori dal cilindro.

Gli appassionati sono ufficialmente avvisati: possono mettersi comodi sul divano e preparare i popcorn, con qualche fazzolettino. Ma niente addii… per ora.

VanityFair.it

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