Covid, Francesca Barra: «Non è un’influenza e io non voglio rischiare un parto prematuro per chi la vede così»

Covid, Francesca Barra: «Non è un’influenza e io non voglio rischiare un parto prematuro per chi la vede così»

In queste settimane la giornalista Francesca Barra si è spesso esposta — sui suoi social, seguitissimi e anche in televisione — parlando della pandemia e dei suoi effetti anche nella vita di tutti i giorni. Ora, in un nuovo post, ha voluto rivolgersi direttamente a chi crede che il Covid sia «solo un’influenza», ricordando l’impatto che può avere il virus sulle famiglie e, nello specifico, a donne che, come lei, sono in gravidanza. «A quelli che affidano la loro vita e quella dei propri figli alla fortuna (perché puoi prenderla senza sintomi, con sintomi lievi, ma anche stare male!), dico: “Prendetevela voi”! — ha scritto — Siate voi poco prudenti, contagiate con leggerezza altri componenti della famiglia negativi, considerate buffonate la prudenza, dispensate consigli da professoroni». E ancora: «Impazzite per cercare informazioni e risposte per i tamponi molecolari, tenete a casa da scuola ancora i vostri figli privandoli di socialità e libertà. Condizionate la loro vita, sottoponeteli ad ulteriori quarantene, sostituitevi a medici, infermieri, esperti! Continuate a ridacchiare sui social, a pensare che il vostro caso sia esemplare. Consideratevi più furbi di chi cerca di evitare non solo “l’influenza” come la chiamate voi, ma le conseguenze pratiche e psicologiche di ulteriori restrizioni».

L’impatto sui bambini

Quindi, il riferimento alla sua gravidanza: Barra — che ha già tre figli — aspetta ora una bambina dall’attore Claudio Santamaria. «Io — ha spiegato —, che sono incinta e sto vedendo cosa significhi tenere in casa dei bambini in questo mese così complesso , che ho visto per giorni mia figlia di 8 anni con la febbre altissima, non rischierei mai di contagiare anche una bimba di 5 anni, di farla stare così male, di tenere anche lei ancora a casa, lontana dalla scuola . O di rischiare un parto prematuro, ad esempio. O di prendermi una “febbre” alta che potrebbe farmi trascorrere male il tempo con loro che hanno bisogno di me!!! Perché anche un’influenza potrebbe indebolirci. Quindi lo ribadisco, fate i medici sulle vostre bacheche e imparare a rispettare chi ha perso i propri cari per questo maledetto virus, chi ha sofferto e soffre ancora e per tutti gli operatori sanitari sfiniti anche a causa delle vostre banalità. E per chi sceglie il meglio per la propria famiglia». Parole che sono state subito sottoscritte e apprezzate da centinaia di persone.

Chiara Maffioletti, corriere.it

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