Maurizio Costanzo riporterà il suo Costanzo Show su Canale 5 dopo gli assaggi dello scorso anno su Rete 4, in pratica un ritorno alle origini: il talk è andato in onda per ben 18 anni. Inoltre il grande vecchio della tv è impegnato nell’ideazione di un nuovo programma: Italiani.
Anticipa: «Sarà dedicato a come siamo cambiati e continuiamo a cambiare, tra passato, presente e futuro». Insomma, quasi 80 anni e non li dimostra.
Daniele Liotti e Rocio Munoz Morales su Rai 1 (dal 17 gennaio) con la nuova stagione di Un passo dal cielo. Liotti prende il posto di Terence Hill che ha deciso di abbandonare la quarta edizione (di 13 puntate). La regia è di Jan Michelini, che anticipa: «il protagonista avrà dei poteri particolari: rivivrà, attraverso gli indizi che troverà sul luogo del delitto, alcune scene del crimine». Michelini è stato pure nello staff registico dei Medici: «Mi è stato chiesto di girare anche la seconda stagione, in corso di ideazione». Quindi vi sarà il sequel, in onda nell’autunno 2017 su Rai 1.
Massimo Giletti promuove Roberto Saviano e boccia Luigi De Magistris. Nella sua rubrica L’Arena (Rai 1) il conduttore entra nel litigio tra lo scrittore e il sindaco di Napoli. Elogia il primo ed è quasi una sfida al secondo: venga qui a spiegare in che cosa ha sbagliato Saviano. Per ora il sindaco ha snobbato Giletti.
Filippo Timi è tornato su Sky coi due nuovi episodi dei Delitti del BarLume, tratti dai romanzi di Marco Malvaldi (la seconda parte il prossimo lunedì). Con lui, Piera Degli Esposti, che dice: «Ho accettato la proposta perché mi ha affascinato recitare in un’atmosfera di delitto e poi il mio sogno è interpretare, prima o poi, la figura di una commissaria». Montalbano potrebbe quindi avere presto una rivale.
Maria De Filippi, sempre più vicina a co-condurre con Carlo Conti il festival di Sanremo (Rai 1), è ripartita con C’è posta per te (Canale 5), vincendo la serata con 5,4 milioni di telespettatori, in lieve calo rispetto alla prima puntata dello scorso anno e senza la concorrenza Rai, che forse pensando a Sanremo ha deciso di lasciare campo libero alla De Filippi, trasmettendo la replica (ciò che quasi mai avviene il sabato sera) di Nemicamatissima (Heather Parisi e Lorella Cuccarini). Cortesie tra amici. Il sì a Sanremo sarebbe proprio dietro l’angolo.
Bibi Ballandi, potente produttore televisivo (suo, tra l’altro, l’ultimo programma condotto da Mika su Rai 2) si schiera, tra i pochi, a favore della scalata Vivendi a Mediaset. Non c’è da scandalizzarsi, dice, perché il mercato è globale e gli stranieri sono già tra noi. «Sulla scena televisiva italiana», afferma, «società straniere come Discovery (Nove, Real Time, Dmax), Sky, Fox, Viacom, Disney, Turner con i loro canali di proprietà hanno conquistato il 16% dell’audience nazionale. Inoltre tra film e serie tv il prodotto straniero copre il 40% dell’offerta di prima serata e un terzo di tutti i format di intrattenimento provengono dall’estero». Insomma, Vivendi è una pagliuzza.
Enrico Mentana, direttore del Tg La7, fa pace con Beppe Grillo ma non coi grillini. Il giornalista è ospite di Lucia Annunziata (In Mezz’ora, Rai 3) insieme al collega Francesco Merlo, di Repubblica. E il deputato 5stelle, Carlo Sibilia, scrive su Twitter: «Tre giornalisti falliti si autointerrogano sui motivi del loro fallimento. Pubblicamente. Senza che nessuno glielo abbia chiesto». Merlo e la Annunziata non replicano. Mentana invece chiosa: «Quando gli indichi la luna, lo stupido vede solo la scia chimica». Sulla stessa puntata, altra polemica: Merlo afferma che vi è stato uno «stalking corporativo da parte di sindacato, consiglio d’amministrazione e commissione di vigilanza contro me e Carlo Verdelli (chiamati dal d.g. Antonio Campo Dall’Orto a elaborare un piano di riassetto dell’informazione Rai, ndr) perché ci consideravano degli intrusi e hanno fatto di tutto perché ci dimettessimo. Il fatto è che c’è un rapporto malato in Rai tra informazione e politica».
Graziano Angeli, editore di TrentinoTv, ha annunciato il licenziamento di tre dei sei giornalisti della redazione e nello stesso momento ha ricevuto un contratto dal consiglio provinciale per mini tribune politiche in cambio di 80 mila euro che si aggiungono alle 36 mila euro che il consiglio paga per la trasmissione delle proprie sedute. Commenta il presidente dell’ Ordine regionale dei giornalisti, Fabrizio Franchi: «Qui c’è materiale per la corte dei conti. Non si è mai visto che l’ente pubblico stanzi delle risorse per salvare il padrone di una fabbrica o il capo di un’azienda e non i suoi lavoratori e i suoi dipendenti». A fare discutere è anche il fatto che il presidente Pd del consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, ex-segretario della Cgil del Trentino, è marito della direttrice di TrentinoTv, Marilena Guerra.
Luca Ciceroni, giornalista SkyTg24, vittima del maltempo. Durante il collegamento dal Molise ha fatto un passo falso ed è sprofondato nella neve. Ma è riuscito a salvare il microfono e dopo qualche attimo di esitazione ha ripreso a parlare, seppure sepolto dalla cintura in giù.
Neil Patrick Harris (vincitore del premio Emmy) è protagonista di Una serie di sfortunati eventi, tratto dai bestseller di Lemony Snicket, pseudonimo di Daniel Handler. Su Neflix dal 13 gennaio. Racconta la tragica vicenda degli orfani Baudelaire, il cui malvagio tutore Conte Olaf è pronto a tutto pur di impossessarsi della loro eredità.
Ilona Staller, in arte Cicciolina, scrive su Twitter: «Ci vediamo presto al #isoladeifamosi». Alessia Marcuzzi non conferma. Che sia un’autocandidatura? Certe invece Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile. Appuntamento col trash il 30 gennaio su Canale 5.
Manuela Arcuri: «Il bello di questa fiction è il fatto che si vede l’unione delle donne. Unendo le nostre forze, otterremo quello che vogliamo». La fiction è un remake, svelato anche nel titolo: Il bello delle donne alcuni anni dopo. Il direttore di Canale5, Giancarlo Scheri, proteso a colmare il distacco con le fiction Rai punta sull’usato sicuro (siamo alla quarta stagione, la prima è datata 2001). Dal 13 gennaio si verificherà se la scommessa è vincente. Certo, il parterre delle protagoniste è di quelli da grande audience: Manuela Arcuri, Claudia Cardinale, Lina Sastri e Giuliana De Sio. Le vedremo all’opera nel salone di bellezza, spostato per risparmiare sul budget da Orvieto a Roma.
Giorgio Ponziano, ItaliaOggi