Torna Dexter: il serial killer che uccide solo gli scarti della società

Torna Dexter: il serial killer che uccide solo gli scarti della società

L’universo televisivo americano è un eterno ritorno al passato. Ad esempio, serie tv come Lost, Twin Peaks, Desperate Housewives, X-Files (e molte altre) non hanno mai messo a tacere un dibattito in materia di narrazione a puntate. Alcune di queste, proprio negli ultimi periodi, sono tornate con sequel o reboot di buon successo solo con l’intenzione di raccogliere quel pubblico che, con la nascita delle piattaforme in streaming, si è adagiato a un serialità mordi e fuggi. È con queste intenzioni che in tv ritorna il mito di Dexter.

Dal 7 novembre negli Usa e dal 10 novembre per gli abbonati a Sky e NowTv, il celebre serial killer che lavora alla polizia di Miami e che uccide solo gli scarti della società secondo il suo codice morale torna con una nuova stagione. 10 episodi per riallacciare il filo del racconto lì dove si era concluso nel 2013. Si tratta di un vero e proprio sequel quello che è stato annunciato lo scorso anno, con la la voglia di rimettere a nuovo uno dei personaggi più criptici apparsi in tv. La nuova serie tv sarà all’altezza? È presto per dirlo. I fan sperano che gli episodi inediti possano essere più accettabili rispetto a quelli che sono andati in onda negli Usa nel 2013 e che hanno chiuso in maniera grossolana le vicende dello show.

Il serial killer che uccide i cattivi, chi è Dexter Morgan?

Michael C. Hall, attore statunitense conosciuto per aver interpretato David Fisher nella premiatissima Six Feet Under, nel 2006 è stato scelto per interpretare un ruolo molto complesso che gli ha regalato però un successo stratosferico. Dexter è un uomo come tanti. Di lavoro è un ematologo della polizia di Miami. Ha una vita tranquilla, serena e metodica. Vive da solo in un appartamento vicino al mare, potendo contare solo sull’affetto di Debra (Jennifer Carpenter), sorella acquisita che lavora anche lei per la polizia. Dexter però nasconde un segreto. Di notte si trasforma in un serial killer. Per saziare la voce dell’”oscuro passeggero” che sente dentro la sua testa, uccide tutti gli assassini che non vengono puniti dalla giustizia.

Questo è il “codice di Harry” che Dexter ha ricevuto in eredità dal padre affidatario. L’ematologo, infatti, a soli tre anni ha perso la sua famiglia perché trucidata da un serial killer. Segnato dal trauma, da ragazzino ha cominciato a uccidere gli animali riversando su di loro un’innata crudeltà. L’unico che è riuscito a comprendere il disturbo di Dexter è stato proprio Harry, che ha insegnato a Dexter il modo di tenere a bada il suo lato oscuro. Mantenere segreta la doppia identità non è facile. Il serial killer, infatti, si troverà molto spesso faccia a faccia con i suoi demoni interiori.

L’anti-eroe più amato del piccolo schermo

La serie tv conserva tutte le caratteristiche di un crime drama, in cui prevale (almeno nelle prime stagioni) l’indagine poliziesca portata avanti (e in parallelo) sia dalle forze dall’ordine che dallo stesso Dexter. I contorni si sfumano molto presto, per fare spazio a una maggiore caratterizzazione di personaggi. Dexter è identificato come il serial killer che uccide i cattivi. È istintivo e poco amorevole, ma con il passar degli episodi diventa qualcosa di diverso. Si intravedono le sue paure, i punti deboli e anche le speranze per il futuro. Questo perché Dexter è umano. Anche lui ha dei sentimenti.

Questo è il “codice di Harry” che Dexter ha ricevuto in eredità dal padre affidatario. L’ematologo, infatti, a soli tre anni ha perso la sua famiglia perché trucidata da un serial killer. Segnato dal trauma, da ragazzino ha cominciato a uccidere gli animali riversando su di loro un’innata crudeltà. L’unico che è riuscito a comprendere il disturbo di Dexter è stato proprio Harry, che ha insegnato a Dexter il modo di tenere a bada il suo lato oscuro. Mantenere segreta la doppia identità non è facile. Il serial killer, infatti, si troverà molto spesso faccia a faccia con i suoi demoni interiori.

L’anti-eroe più amato del piccolo schermo

La serie tv conserva tutte le caratteristiche di un crime drama, in cui prevale (almeno nelle prime stagioni) l’indagine poliziesca portata avanti (e in parallelo) sia dalle forze dall’ordine che dallo stesso Dexter. I contorni si sfumano molto presto, per fare spazio a una maggiore caratterizzazione di personaggi. Dexter è identificato come il serial killer che uccide i cattivi. È istintivo e poco amorevole, ma con il passar degli episodi diventa qualcosa di diverso. Si intravedono le sue paure, i punti deboli e anche le speranze per il futuro. Questo perché Dexter è umano. Anche lui ha dei sentimenti.

Cosa succederà in “Dexter: New Blood”, le anticipazioni

La stagione 8 è terminata con un colpo di scena che non ha convinto i fan più fedeli. Dexter, dopo la morte di Debra, fugge da Miami per ricostruirsi una nuova identità in un paese ai confini estremi dello stato di New York. I nuovi episodi ripartono proprio da qui. L’ex ematologo ora vive a Iron Lake sotto falso nome. Si fa chiamare Jim Lindsay e lavora in un negozio della città. Ha una relazione con Angela Bishop, che neanche a dirlo è il capo della polizia, e ha perso i suoi istinti da killer. Per una serie di avvenimenti, Dexter deve fare i conti ancora una volta con l’”oscuro passeggero” che è rimasto silente dentro di lui per dieci lunghi anni.

Prima della serie tv ci sono i libri di Jeff Lindsay

Con il titolo La mano sinistra di Dio, nel 2004 è apparso nel catalogo di Sonzogno il primo libro sul personaggio di Dexter. Lo scrittore americano, celebre per le sue crime story, ha trovato il suo successo proprio con il personaggio che ha ispirato la serie tv. Al primo libro sono susseguiti ben otto volumi. L’ultimo è stato pubblicato nel 2015, ma in Italia è ancora inedito. Il primo libro fa da sfondo alle vicende della stagione uno. La seconda prende una strada alternativa e si distacca dai romanzi, costruendo una sorta di universo alternativo.

12 ore per preparare la stanza degli omicidi. Le curiosità dal set

In 8 stagioni e 98 episodi prodotti sono tanti i retroscena dal set. Michael C. Hall, ad esempio, durante la quarta stagione ha dovuto combattere una grave forma di tumore al sistema linfatico. L’attore ha mantenuto il riservo sulle sue condizioni di salute continuando a lavorare alla serie tv. Per fortuna oggi ha sconfitto la malattia. Durante le riprese ci volevano dalle 12 alle 14 ore per allestire la stanza degli omicidi in cui Dexter portava le sue vittime. Inoltre, gli attori avevano il copione solo poche ore prima del ciak, per cercare di non far trapelare notizie fuori dal set. In totale Dexter ha compiuto ben 117 omicidi nella serie tv, che corrispondono al 20% di quelli che sono accaduti realmente a Miami tra il 2006 e il 2013.

Carlo Lanna, ilgiornale.it

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