Lottizzazione abusiva, la decisione del tribunale di Torre Annunziata. La difesa della famiglia già pronta al ricorso: “La Sonrisa continua la sua attività”
Che tegola per il Boss delle Cerimonie: il giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata ha disposto la confisca per il “castello” e la condanna a un anno per il fratello e la moglie di don Antonio Polese, il “boss” reso famosissimo dalla trasmissione di Real Time.
Con sentenza pronunciata nella serata di ieri, il giudice Maria Concetta Criscuolo ha disposto la confisca dei terreni e del complesso alberghiero de “La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli.
L’accusa rivolta ai familiari di Polese, come riporta Il Mattino, è quella di lottizzazione abusiva. La struttura, la cui costruzione iniziò nel 1978, secondo il pm sarebbe stata tirata su senza le autorizzazioni e le licenze prescritte dalla legge. È questa una ricostruzione a cui la famiglia Polese si oppone. L’attesa, adesso, è per conoscere per le motivazioni che hanno spinto il giudice a disporre la confisca dell’imponente struttura. Il deposito della sentenza dovrebbe avvenire tra novanta giorni, come disposto dalla legge.
Nel frattempo, la difesa della famiglia del Boss di Real Time è pronta a dare battaglia e annuncia già la volontà di far ricorso contro il provvedimento che ancora non è entrato in fase esecutiva. Il “Castello” – come hanno dichiarato gli avvocati che compongono il collegio difensivo della famiglia ai media locali– rimane aperto e l’attività commerciale della struttura non subirà rallentamenti dovuti alla pronuncia della magistratura napoletana.
il Giornale