Sabato 10 ottobre 2020, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, laF (Sky 135) propone una programmazione serale speciale per riflettere sull’importanza del benessere e dell’equilibrio della mente umana con due speciali appuntamenti: il documentario “Restare Vivi – un metodo” con Iggy Pop e Michel Houellebecq e l’episodio della serie “Fuoco Sacro – Il talento e la vita”, dedicato alla carismatica figura di Alda Merini, narrata da Paolo Di Paolo e interpretata da Federica Fracassi.
La programmazione parte alle ore 22.05 con “Restare vivi – Un metodo”, diretto da Erik Lieshout, Arno Hagers e Reinier van Brummelen. Vincitore del premio internazionale Biografilm Festival 2017 come Miglior Film, il documentario vede protagonista Iggy Pop nella lettura del saggio poetico “Restare vivi: un metodo” che Michel Houellebecq scrisse nel 1991 in un periodo di forte depressione. In un intenso dialogo, i due riflettono sul delicato rapporto tra arte e follia e sul difficile equilibrio da raggiungere per andare avanti nella vita. Arricchiscono il racconto le storie di altre tre persone: Jerome, ex manager finito nel gorgo della malattia mentale che prova a ricostruirsi una vita dopo anni trascorsi in una clinica psichiatrica, Anne Claire, giovane poetessa con tendenze depressive e Robert, un artista che vive tra le sue opere. Provano tutti a sublimare il dolore nell’arte, a cercare una strada di salvezza attraverso di essa, restituendo una riflessione sul confine sottile tra individualità, eccentricità e follia.
La serata prosegue con la produzione originale laF “Fuoco Sacro – Il talento e la vita” con l’episodio dedicato alla scrittrice e poetessa Alda Merini. Eccentrica, malinconica, sopraffatta dall’ispirazione e segnata dalla follia, ma anche dal mistero magico che questa si porta dietro, Alda Merini inizia verso la fine degli anni ’40 a sentire quelle che lei chiamerà le prime ombre della sua mente. Il racconto dello scrittore Paolo Di Paolo ci conduce in un viaggio nel periodo buio che dal 1964, dopo il matrimonio e la nascita delle prime due figlie, la vede entrare e uscire per 20 anni dal manicomio. Un luogo di solitudine e disperazione che con il tempo diventa per lei un rifugio, con cui intesse un rapporto quasi simbiotico, raccontato nelle pagine de “La pazza della porta accanto”, di cui l’attrice Federica Fracassi interpreta gli estratti più significativi. Il documentario ripercorre anche la rinascita coraggiosa di Alda Merini, quando torna nella sua Milano e inizia a rialzarsi, riuscendo a riconquistare l’attenzione del mondo dell’editoria e del pubblico, fino a diventare una vera e propria icona pop, un idolo della tv e del web e un caso editoriale unico.