Dal 1943 al 1945, in mezzo alla tragedia della guerra civile, la Resistenza dà alle donne italiane l’occasione di scoprirsi capaci, forti e autonome come mai prima. Come staffette o come partigiane, molte donne sono uscite dalle loro case per combattere con grande coraggio a fianco degli uomini, mentre le più colte hanno incitato alla lotta attraverso la stampa e le radio clandestine. Le “scrittrici della resistenza”, le cui pagine sono lette dall’attrice Carlotta Natoli, sono al centro delle riflessioni della professoressa Valeria Paola Babini e di Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia. Per le donne, questa partecipazione alla resistenza ha coinciso con la convinzione di lottare per un mondo nuovo, aperto e democratico, che avrebbe riconosciuto loro nuovi diritti. Nell’immediato dopoguerra, le scrittrici antifasciste di quella generazione daranno voce a tutte queste aspirazioni, molte delle quali, purtroppo, resteranno deluse. Tra le voci femminili più autorevoli di questo periodo, Alba De Cespedes, Natalia Ginzburg e Renata Viganò.