Regista e attori del capolavoro poliziesco si ritrovano insieme 21 anni dopo in occasione di un evento moderato da Christopher Nolan
Ha compiuto vent’anni nel 2015, Heat – La sfida, pietra miliare del cinema poliziesco diretto dal maestro Michael Mann. Lo scorso 7 settembre l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences ha organizzato una proiezione del film rimasterizzato in 4K con tanto di rimpatriata tra regista e attori.
Nel corso dell’incontro con il pubblico, moderato da Christopher Nolan (che si è rifatto a Heat per ricreare le bellissime atmosfere della sua Gotham City ne Il cavaliere oscuro), Al Pacino ha rivelato un particolare sul suo personaggio, quello di Vincent Hanna, detective dell’LAPD che dava la caccia alla banda di criminali capeggiata da Neil McCauley (Robert De Niro). Il personaggio di Hanna – descritto nel film come “una brutta bestia”; un poliziotto ossessivo e ossessionato dalla sua nemesi – viene ricordato per i suoi modi nevrotici e aggressivi: in superficie perfino simpatici, ma in profondità anche causa di tre divorzi di cui veniamo a conoscenza nel corso del film.
Pacino ha dichiarato: “Non so se lo ho mai detto a Michael Mann, ma sul set pensavo che i personaggi dovessero essere diversi per come appaiono, perfino nei colori che indossano. Uno più introverso, l’altro più estroverso, pensavo che questo avrebbe aiutato a creare un equilibrio”. L’attore ha poi dichiarato: “Non so se questa cosa sia stata già rivelata, forse violerò la legge ora, ma ve lo dico lo stesso: il personaggio che ho interpretato è un tipo con tante esperienze alle spalle. Uno che ha fatto di tutto e che fa anche uso di cocaina. Ho sempre pensato che fosse una cosa evidente che avevamo deciso di non mostrare perché sarebbe stato…”. A quel punto è stato Michael Mann a prendere la parola: “avrebbe attirato troppa attenzione”.
E Pacino ha continuato: “C’era una scena che poi non è più finita nel film. E volevo spiegarla perché a volte è chiaro cosa fa scattare quel comportamento. Non ho mai avuto la possibilità di parlarne. Ho sempre sognato di rivelarlo in questi vent’anni, quindi grazie per l’opportunità”.
Pierpaolo Festa, La Stempa/Film.it