«We are streaming motherfuckers!» hanno dichiarato i due cineasti a proposito di ‘The Ballad Of Buster Scraggs’, che sarà in sei parti e avrà un’ambientazione western
I fratelli Coen stavano lavorando a una miniserie tv dal titolo The Ballad Of Buster Scraggs, lo avevano annunciato nei mesi scorsi. Ma la notizia è che lo show sarà distribuito da Netflix, o meglio, come hanno dichiarato i due in un comunicato stampa: «We are streaming motherfuckers!»
Cindy Holland, vice presidente dei contenuti originali, ha affermato: «I Coen sono registi visionari, maestri della narrazione e linguisti vivaci. Siamo elettrizzati che Netflix diventi la casa del loro incredibile talento».
Dopo Il Grinta e Non è un paese per vecchi, i due cineasti tornano a girare in New Mexico. La serie uscirà nel 2018 e i Coen produranno, scriveranno e dirigeranno ognuno dei sei episodi. Si tratta di uno show antologico di genere western, con «sei diversi racconti sulla frontiera americana: ogni parte narrerà una storia diversa sul West».
In particolare The Ballad of Buster Scruggs, il primo episodio, ha per protagonista un cowboy canterino. Near Algodones invece parla di un vagabondo che tenta di compiere una rapina in banca e di rubare alcuni capi di bestiame con i suoi cani. La terza parte, Meal Ticket, si concentra su un attore e sull’impresario di uno show itinerante. In All Gold Canyon un cercatore scopre un filone d’oro, ma si imbatte in un malfattore, mentre in The Gal Who Got Rattled sul vagone di un treno una donna chiede aiuto a due capi dell’Oregon Trail con risvolto sentimentale in agguato. Infine The Mortal Remains è dedicato a cinque persone a bordo di una diligenza diretta verso un luogo misterioso.
Per quanto riguarda il cast dovrebbero essere confermati James Franco, che ormai dopo 22.11.63 e The Deuce ci ha preso gusto a partecipare a progetti per il piccolo schermo, e Tim Blake Nelson (già visto nel film dei Coen Fratello, dove sei?) che interpreterà Buster Scruggs, il personaggio che dà il titolo alla serie. A loro si aggiungono Stephen Root, Zoe Kazan, Tyne Daly e Ralph Ineson.
RollingStone