La signora di “Non ce n’è coviddi” rompe il silenzio sul padre Isidoro Chianello indagato dalla Procura di Palermo
Da “Non ce n’è coviddi” a “Non ce n’è furbetti del cartellino” il passo è stato breve. Isidoro Chianello, padre di Angela da Mondello, la signora siciliana diventata virale la scorsa estate, è stato indagato dalla Procura di Palermo per truffa e danni ad ente pubblico. Sono ventotto i dipendenti del Comune di Palermo indagati in totale e di alcune società partecipate in servizio ai Cantieri culturali alla Zisa. Secondo quanto trapelato, uscivano per andare a fare la spesa o per fare attività fisica, ma risultavano sempre al lavoro. La Guardia di Finanza ha eseguito una ordinanza di misure cautelari emessa dal gip del capoluogo siciliano.
Dalle indagini, inoltre, è emerso che molto frequenti erano anche i casi di timbratura multipla da parte di una singola persona per conto di altrettanti colleghi. In altri casi, invece, sarebbe stato usato la rivelazione manuale che consente di attestare la propria presenza per iscritto in caso di badge personale dimenticato a casa. Grazie a delle telecamere nascoste, in poco più di tre mesi, gli inquirenti hanno registrato almeno mille casi di falsa rendicontazione per circa 2.500 ore di servizio falso.
In seguito alla notizia appresa del padre indagato dalla Procura, Angela da Mondello è intervenuta sui social. La signora, in una serie di Instagram Stories, ha rotto il silenzio:
“Quello che ha commesso mio padre, se fosse vero, non so nulla. Se deve pagare con la giustizia, pagherà, risponderà nelle sedi opportune. Non facciamo di un’erba tutto un fascio”
Fonte: Gossipetv.it