«Welcome Home», il film con Aaron Paul, Emily Ratajkowski e Riccardo Scamarcio

«Welcome Home», il film con Aaron Paul, Emily Ratajkowski e Riccardo Scamarcio

Il nuovo film diretto da George Ratliff e in uscita in Italia l’11 luglio racconta di una coppia americana in vacanza in Italia e che si imbatte in un giovane che non gli renderà la vita semplice. E, per i fan italiani, sfugge anche una piccola reunion di «Tre metri sopra il cielo». La clip

Uscire da una crisi di coppia non è mai facile. C’è chi opta per il terapista, chi si mette in testa di fare un bambino e chi prenota una vacanza in Italia fingendo che per una settimana tutto sia perfetto, senza l’ombra di un problema. È il caso di Bryan (Aaron Paul) e Cassie (Emily Ratajkowski), newyorkesi che, per superare il tradimento di lei, scelgono di rinfrancarsi in una villa extra-lusso in Umbria, immersa in una campagna da cartolina e dotata di tutti i comfort. Una piscina enorme, una cantina di vini e una quindicina di stanze con tappeti preziosi e quadri d’autore.

Insomma, la cornice perfetta per ricostruire un rapporto lontano dalla frenesia della città. Welcome Home, il nuovo film di George Ratliff in uscita in Italia l’11 luglio, parte da qui: da una coppia spezzata che sarà costretta a fare i conti con una presenza infestante che, anziché aiutarla a ritrovare l’intimità perduta, cercherà in tutti i modi di dividerla. Lui si chiama Federico (Riccardo Scamarcio) e si presenta subito come un piantagrane profondamente attratto da Cassie.

Fin dai primi minuti del film capiamo subito di essere in presenza di un thriller. Ce lo suggeriscono le musiche di tensione e un crescendo di situazioni che porteranno Bryan e Cassie ad allontanarsi sempre più l’uno dall’altra, proprio per via delle manipolazioni del giovane italiano, bello, sensuale, il classico vicino della porta accanto. Scamarcio, perfetto nel prestare il volto a un ragazzo malato dall’ossessione di possedere una donna che non è la sua, è l’elemento più stabile del film che, nonostante le premesse, non riesce a convincere fino in fondo. La coppia americana che si immerge nella piscina sul far della sera e prepara le uova strapazzate con le canzoni di Nilla Pizzi e Peppino Gagliardi in sottofondo è un’immagine un po’ patinata e, per certi versi, fin troppo famigliare agli occhi dello spettatore. Esattamente come Federico, l’autoctono che insinua il dubbio e che spia ogni mossa dei due, dalla più insignificante alla più decisiva.

Per Riccardo Scamarcio, sempre più versatile in parti significative come quella di Matteo in Euforia dell’ex fidanzata Valeria Golino, non si tratta tuttavia della prima collaborazione in una produzione in lingua inglese. Nel 2012 fu la volta diTo Rome with Love di Woody Allen, l’anno dopo di Third Person con Liam Neeson e Adrien Brody, e nel 2017 di Master of None, serie di Netflix ideata dal comico Aziz Ansari. Per i fan italiani non sfuggirà un dettaglio: nella scena di Welcome Home che vi proponiamo qui sopra in anteprima, con Aaron e Riccardo che bevono whisky con ghiaccio al bancone di un pub del centro di Todi, si affaccia per un attimo Katy Louise Saunders che, quindici anni fa, ha prestato il volto a Babi in Tre metri sopra il cielo, il film che ha lanciato Scamarcio nell’olimpo dei sex-symbol più desiderati e richiesti del cinema italiano. Una piccola reunion che sarà passata sotto silenzio davanti al pubblico degli Stati Uniti, dove Welcome Home è uscito il 16 novembre del 2018, ma non certo davanti a quello tricolore, che attende con ansia il remake del film che diventerà presto una serie originale su Netflix.

Mario Manca, Vanity Fair

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