La figlia di Gianni Boncompagni: “Ha avuto storie con giovanissime. Ambra? Ricordo che piangeva in camerino”

La figlia di Gianni Boncompagni: “Ha avuto storie con giovanissime. Ambra? Ricordo che piangeva in camerino”

Sono passati sei anni dalla morte di Gianni Boncompagni, un maestro della televisione che ha lasciato alla storia programmi come Bandiera Gialla, Alto Gradimento, Non è la Rai e contribuito all’ascesa di volti noti dello spettacolo come Ambra Angiolini, Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone. Il Corriere della Sera ha intervistato la figlia Barbara che ha ripercorso la vita del padre da un punto di vista pubblico e privato, comprese le sue relazioni sentimentali con donne allora giovanissime.

“Ha avuto storie con Isabella Ferrari, Claudia Gerini e altre giovanissime. Ma dopo, quando queste ex dovevano prendere decisioni importanti, tipo comprare casa, chiamavano lui: diventava come un padre per loro. Era paterno anche con quelle con cui ha solo lavorato” racconta oggi Barbara, la minore delle sue tre figlie che ha seguito le sue orme e oggi di lavoro fa l’autrice tv: “Negli anni, tante mi hanno raccontato che lui raccomandava sempre di studiare. A noi figlie, invece, ha detto sempre il contrario: io volevo fare l’università a Parigi e lui: ma no, vieni con me, facciamo un programma”.

La prima storica fidanzata del padre è stata Raffaella Carrà: “Io avevo cinque anni, sono stati insieme forse una dozzina d’anni” ricorda Barbara: “Si erano conosciuti per un’intervista, all’alba, in una Piazza di Spagna deserta, magica. Lei 25 anni, lui già tre figlie. Si sono innamorati artisticamente. Lei ha preso casa accanto a noi. Noi bimbe stavamo con la governante, loro facevano avanti e indietro tra i due appartamenti. Immagino questa donna così ordinata, precisa, razionale, alle prese col nostro caos…”.

Ambra Angiolini a “Non è la Rai”
Sin da picola Barbara Boncompagni accompagnava il padre negli studi televisivi, da quello di Mille luci a Non è la Rai. “Quando doppiavo le ragazze di Non è la Rai, lui guardava Ambra o Viviana e diceva: ah… come fa il playback lei! E io: che talento è cantare in playback? Però, con Macao, tornò al talento: scoprì Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone, Biagio Izzo, Ubaldo Pantani, Fabio Canino”. E su Ambra Angiolini che ripeteva le parole del padre nell’auricolare: “Chiaro: aveva 15 anni. Ma era intelligentissima, si è visto poi dalle svolte di carriera che ha avuto”, ha affermato, “Mi ricordo quando, vessata dalla stampa, piangeva in camerino. Papà continuava a ripetere: Ambra piange, Ambra piange. Come se fosse una Barbie o il suo giocattolino telecomandato… E io: Ambra piange, sì, perché è un essere umano”.

Barbara Boncompagni è rimasta in contatto con le ex del padre: “Con Isabella, eravamo coetanee. Per un anno, abbiamo convissuto tutti e tre a Roma: studiavamo insieme, andavamo a danza insieme. Siamo ancora come sorelle. Sento ancora anche Claudia Gerini. E Valentina, l’ultima, che gli è stata vicino fino alla fine. Non stavano più insieme, ma papà diceva: forse la lascio. E io: che ti lasci, papà?”.

E proprio sull’ultimo periodo della sua vita segnato dalla malattia: “Papà è diventato tenero”, ha confidato: “Giocava coi nipoti, scherzava con noi sorelle (…) Gli abbiamo messo vicino delle infermiere giovani e carine. Abbiamo fatto proprio i casting. La volta che arrivò una sostituta anziana, col rosario in mano, lui disse: state scherzando, vero? E giuro che dovemmo mandarla via”

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