È arrivato per ultimo il commento di Pippo Baudo sul caso Fedez, ma nonostante questo il conduttore ha fatto sentire la sua voce forte e chiara: “Se avessi condotto io il concertone del Primo Maggio avrei spento le telecamere a Fedez durante il suo discorso”. Lui, che alle spalle ha oltre mezzo secolo di televisione e conosce bene il potere mediatico dei palchi e delle telecamere. Lui, che negli anni ’90 smontò il presunto caso di censura Rai su Beppe Grillo, quando in realtà fu il comico genovese a snobbare viale Mazzini.
Intervistato dall’agenzia di stampa Adnkronos, Pippo Baudo è intervenuto sulla vicenda Fedez, criticando duramente il monologo dell’artista, che ha aperto una discussione che non sembra trovare fine. Per il conduttore, che compirà 85 anni il prossimo 7 giugno, il rapper ha esagerato nei sui cinque minuti di propaganda. La Rai, per contro, ha commesso un grosso errore nel non mettere subito le cose in chiaro con l’artista: “Fedez ha esagerato. Poteva fare spettacolo, mentre fa ogni cosa per essere protagonista. E ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era sua. L’errore che ha commesso la Rai è stato quello di non dire semplicemente che quel palcoscenico era il suo e a lei competeva l’autorizzazione. Chiedere il testo dell’intervento di Fedez è stato senza dubbio corretto. Se tu vieni a casa mia e io ti ricevo nel mio salotto, io voglio sapere cosa ci vieni a fare”. Troppo complesso e delicato il tema del ddl Zan, ha chiarito Pippo Baudo, da poter essere affrontato così, senza criterio, solo per incitare pubblico e spettatori. Soprattutto da un palco dal quale si sarebbe dovuto parlare di lavoro e diritti dei lavoratori e sul quale invece si è parlato di tutt’altro: “Gli argomenti che Fedez ha toccato sono complicati e non si può utilizzare il mezzo pubblico in maniera così indiscriminata. Bisogna stare attenti perché si ripercuote sulla società in modo divisivo”. Sulla scelta dei vertici di viale Mazzini di bandire Fedez dai palinsesti Rai e di procedere con una possibile denuncia, Pippo Baudo è deciso e non fa sconti al cantante. “Per querelarlo ormai è troppo tardi, equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità”, ha concluso il conduttore parlando all’Adnkronos.
Novella Toloni, ilgiornale.it