“Fu una cosa vergognosa quel taglio, ma di fatto quei quindici minuti nessuno li ha più visti, neppure io, ed è un vero peccato”. A parlare così in un’intervista con l’ANSA è un appassionato Paolo Taviani e i quindici minuti a cui fa riferimento sono quelli del terzo episodio di ‘Tu ridi’, film del 1998 che raccontava una cosa non da poco: ovvero la contestata prima al Teatro Valle di Roma di ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Luigi Pirandello di cui il 9 maggio ricorre il centenario.
Con il fratello Vittorio, morto nel 2018, “montammo tutto il film, ma la sua durata, due ore e cinque minuti circa, fu considerata eccessiva e così fu deciso di tagliare.
Eppure raccontava una cosa molto bella e storica – dice Paolo Taviani in una pausa della lavorazione di ‘Leonora, addio’, film tratto proprio dalla novella omonima di Pirandello – , ovvero il fatto che Lietta, figlia del drammaturgo siciliano, era andata di nascosto alla prima di ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ proprio al teatro Valle di Roma e aveva assistito impotente a tutte le animate contestazioni. Non solo, la ragazza uscì poi con il padre dal teatro e raggiunse la carrozza che li avrebbe portati a casa mentre molte signore lanciavano monetine”.
E non finisce qui, perché – come spiega ancora Taviani – “si raccontava anche il loro ritorno a casa con Lietta che cerca di consolare il padre con la frase ‘c’era anche chi applaudiva’. E questo con tanto di replica di Pirandello (interpretato dal grande Omero Antonutti): ‘Li ho contati, erano solo dodici’. Nel finale si vede Pirandello che si chiude in camera e scoppia a piangere”. Come già raccontato su ‘La Sicilia’ a Filippo Arriva, questo materiale inedito “fu a un certo punto recuperato dal MoMa di New York per una rassegna-evento. Il museo a sue spese montò il girato e venne proiettato il filmato. Credo – dice il regista – che una copia sia ancora in loro possesso. Quando l’ho cercata nel mio archivio non l’ho trovata. Spero che la Rai la recuperi in occasione del centenario di ‘Sei personaggi in cerca d’autore'”. E sarebbe davvero auspicabile che questo episodio inedito approdasse come evento speciale a un festival importante come la Mostra di Venezia.
Per Paolo Taviani ora c’è l’impegno prioritario di ‘Leonora, addio’, prodotto da Stemal Entertainment con Rai Cinema, da Donatella Palermo, Serge Lalou, in coproduzione con Les Films d’Ici. “Di questo mio ultimo film – spiega coi suoi modi gentili – però non posso dire nulla. Mi spiace davvero”. La novella ‘Leonora, addio’ ha come protagonista una donna intrappolata, sia letteralmente che figurativamente, in un rapporto violento e da incubo con suo marito. Tra gli attori troviamo Fabrizio Ferracane e Massimo Popolizio, le musiche sono di Nicola Piovani, la fotografia di Simone Zampagni e Paolo Carnera e il montaggio di Roberto Perpignani. La distribuzione internazionale, infine, sarà a cura di Fandango.
Francesco Gallo, ANSA